Lisina e fakenews- INTEGRATORE

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Dott. Fabio Antonioni

Che cosa è?

La sua formula bruta è C6H4N2HCl, rientra nella categoria degli Aminoacidi essenziali (AA) cioè quelli che gli animali e l’uomo non è in grado sintetizzare spontaneamente, quindi deve essere apportato dalla alimentazione.

Gli AA rappresentano le subunità delle proteine assemblate tra loro da legami peptidici dando vita ad una catena polipeptidica che viene a formare l’ossatura della macromolecola proteica finita la quale al suo interno può contenere sino a 20 AA diversi.

La Lisina è un AA basico, si trova disponibile in due forme chimiche, quella essenziale è la forma L o “levogira”, viene definito AA basico sintetizzato in natura dalle piante e da batteri a partire dall’acido aspartico.

La molecola è stata scoperta come componente della caseina del latte alla fine dll’800, sintetizzata nel 1902 da E. Fischer ed F. Weigert. Commercialmente si presenta come una polvere bianca, inodore dal sapore leggermente salino e solubile in acqua.

Dove si trova?

Si trova come componente costituente nelle Proteine di origine vegetale ed animale, in queste ultime la sua concentrazione risulta essere maggiore.

Nell’uomo il fabbisogno giornaliero è pari a 12 mg/Kg peso corporeo.

Alimenti ricchi: carne, pesce, latticini, LEGUMI, SOIA, lievito di birra.

Alimenti carenti: cereali ( es: mais).

Quali funzioni svolge?

  1. Precursore con la Metionina ( vedi articolo) della sintesi di carnitina che stimola il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri delle cellule e li tramuta in energia.
  2. Precursore della Vit. PP o NIACINA o B3 (vedi articolo) la cui carenza era responsabile in passato della “pellagra” in quelle popolazioni che si alimentavano prevalentemente di polenta di mais.
  3. Interviene nel meccanismo di assorbimento e fissazione del Ca grazie alla Vit.C (vedi articolo) e contribuisce alla sintesi della impalcatura strutturale costituita da collagene presente nel tessuto connettivo e tessuto osseo.
  4. Interviene nella sintesi di ormoni della crescita, enzimi.
  5. Sostegno naturale delle difese immunitarie,  sintesi di anticorpi.

Cosa provoca la sua carenza?

In termini pratici la sua carenza non provoca sintomi evidenti per lo meno non esiste un quadro sintomatologico riferito al suo deficit se non in maniera indiretta come vedremo a parte la “pellagra” provocata da una carenza dietetica protratta nel tempo.

Importante AA nelle fasi di crescita quindi essenziale per lo sviluppo corporeo dell’organismo (ormone della crescita).

In natura il latte materno dei mammiferi fornisce apporti di Lisina sufficienti attraverso le frazioni proteiche caseina, lattoalbumina, mentre in animali allattati con latte artificiale l’AA viene opportunamente integrato.

Nei mangimi di cani e gatti sono consigliati apporti di Lisina pari a 50-100 gr/quintale.

Mangimi troppo ricchi di fibra tendono ad interferire con l’assorbimento di Lisina.

L’apporto nei gatti?

Erroneamente si è sempre pensato che l’apporto della Lisina come integratore potesse ridurre o addirittura impedire la possibile infezione da Herpesvirus 1 , informazione recentemente smentita.

In passato sembrava capace di impedire la possibile aggressione da parte del virus o una sua possibile riattivazione, oppure fosse in grado di alleviare i sintomi clinici in animali infetti.

Alcune ditte farmaceutiche hanno subito cavalcato la notizia sfruttandone l’opportunità commerciale con tanto di dimostrazioni e grafici esplicativi, sino a creare false illusioni a colleghi che si erano convinti della esigenza di apportare la Lisina colpevolizzando colleghi che non seguivano questa onda e tacciati di carente informazione scientifica e professionalità (tra cui il sottoscritto).

Come volevasi dimostrate il tutto si è rivelato l’ennesima “fakenews veterinaria”!

Quali gli effetti tossici e collaterali?

Effetti tossici: al contrario sembra che la supplementazione di Lisina nei gatti possa addirittura aumentare la tossicità di alcuni antibiotici specie in soggetti affetti da problemi gastro-enterici cronici (problemi digestivi, colite, IBD, ecc..).

Da evitare in: da evitare in gatti diabetici, affetti da epatopatie e problemi renali*

Effetti collaterali: allergie, deficit respiratori, vomito, nausea, diarrea, vertigini, eruzioni cutanee.

*problemi renali: l’uso sconsiderato di integrazioni a base di Lisina hanno provocato carenze di un altro aminoacido come la Arginina che interviene attivamente nel mantenimento della salute renale attraverso il ciclo della urea.