Poliartrite autoimmune
Questo è un caso che sto seguendo da oltre due anni, pertanto ha un follow-up di tutto rispetto.
A Pallino è stata diagnosticata una patologia complessa e di difficile soluzione, inoltre era stata prospettata una prognosi incerta. Da sottolineare che il protocollo farmacologico previsto non era tollerato dal gatto, pertanto la scelta omeopatica della proprietaria, come spesso accade nella vita reale, è diventata una esigenza quasi obbligata. Il risultato finale è apparso subito evidente ed inoppugnabile, il recupero funzionale è stato oggettivo e confermato dallo stesso Neurologo.
Pallino gatto maschio bianco e nero di 8 mesi figlio di una nidiata numerosa di una gatta, portato in gattile è stato adottato, vive in appartamento con una signora anziana.
Paura di rumori forti, ad esempio aspirapolvere
Presenta moderata ipotrofia muscoli della coscia bilaterale, dolore evocato alla palpazione del garretto dx e sx.
Diagnosi: visita neurologica rileva quadro di poliartrite con disturbo neurologico associato*.
*vedi sul sito alla voce “Patologie”
Protocollo terapeutico Pallino: Meloxicam, Amantadina cloridrato, complesso vitaminico per os, shampoo.
Esami del sangue: nella norma.
Con la terapia è stato meglio ma è comparso un intenso prurito, pertanto i farmaci sono stati sospesi.
La proprietaria mi consulta.
Febbraio 2018
Lo vedo per la prima volta a 8 mesi di età. Durante la visita clinica si lascia fare, affabile, non tenta la fuga ma appare a disagio, si nasconde subito sotto il mobile, poi viene messo nel suo trasportino accanto alla signora anziana che lo ha adottato.
Presenta due zone alopeciche sulla testa e sulla schiena quale esito del grattamento.
Alla visita clinica presenta riflessi al treno posteriore presenti ed ipotrofia più accentuata alla zampa posteriore sx che lo fa camminare con il treno posteriore basso sculettando nella sua andatura.
Si lascia fare di tutto dalla proprietaria anziana con la quale vive, dorme con lei sul letto e tra le sue gambe.
Con persone estranee è buono, ma tende a fuggire e nascondersi in casa.
Caratterialmente mi dicono sia un gatto buono ed un po’ pauroso, giocherellone, gioca con la pallina, però è timido anche se si lascia toccare senza problemi, cerca le coccole. Non è timido con la proprietaria però, abbastanza abitudinario, si fa accarezzare e fa le fusa. Quando i colleghi hanno fatto il prelievo dalla giugulare lui non si è neppure mosso.
Alimentazione commerciale, appetito vorace.
Prescrivo il rimedio costituzionale di fondo un cucchiaio al giorno per 10 giorni poi due volte a settimana per 30 gg.
Due settimane dopo
Il prurito generalizzato persiste ancora, per il resto staa migliorato nella sua andatura con le zampe posteriori, riesce addirittura a saltare sopra il tavolo. Per il prurito consiglio una dieta casalinga.
Due mesi dopo
Al controllo lo trovo in forma, rilevo un aumento significativo della muscolatura a carico delle zampe posteriori soprattutto la zampa sx, cammina bene anche se tende a sculettare un po’. La dieta casalinga è molto apprezzata da Pallino.
Continua con la terapia omeopatica come da programma.
Due settimane dopo
Il prurito è scomparso, il pelo appare lucido ed uniforme.
Due settimane dopo
La sua motilità tende oggettivamente a migliorare gradualmente, ora salta come un grillo, la proprietaria è soddisfatta.
A 4 mesi di distanza dalla mia visita il Neurologo che segue Pallino per la poliatrite con disturbo neurologico associato resta piacevolmente sorpreso di vedere il gatto in forma e conferma che il gatto ha avuto un recupero della capacità motoria pari al 95%, un risultato inaspettato e sorprendente.
11 mesi dopo
Compaiono dei calcoli di struvite nelle urine.
Il problema viene gestito sempre con l’ausilio dalla proprietaria con qualche rimedio omeopatico di circostanza.
Tuttavia Pallino viene controllato periodicamente con esami del sangue e delle urine e quando manifesta qualche crisi urinaria i colleghi non mancano di intervenire con la loro terapia.
Assume ancora con regolarità il suo rimedio costituzionale di fondo con grande soddisfazione da parte mia e della proprietaria.
Spesso la gestione a distanza di animali con la terapia omeopatica non è semplice soprattutto quando in conseguenza alla comparsa di qualche evento acuto i colleghi non mancano di intervenire con la terapia tradizionale.
Non intendo interferire con l’approccio tradizionale ed accademico, tengo a ribadire che anche io facevo la stessa cosa prima di dedicarmi alla Medicina Omeopatica che mi ha dato l’opportunità di esercitare autonomamente la professione medica liberandomi da protocolli e modelli schematici imposti dalle ditte farmaceutiche.
La scelta di intraprendere una strada nuova non è stata facile e non lo è tutt’ora, ma nel tempo mi ha ripagato della soddisfazione ricevuta da molti clienti che sono e restano i nostri primi sostenitori.