Displasia e rottura legamento crociato ELEN- ORTOPEDICO

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Dott. Fabio Antonioni

Questa è una delle tante situazioni che il Veterinario Omeopata si trova ad affrontare. Il caso rappresenta un semplice esempio di come si possa intervenire con l’Omeopatia Unicista evitando un doppio intervento chirurgico di natura ortopedica per una grave forma di displasia dell’anca e rottura legamento crociato alla stessa zampa.

Vedo Elen per la prima volta alla fine del 2016

Golden retriever di 6 mesi.

Come cucciola mi viene portata per un controllo generale.  Al momento non rileva alcun problema motorio o di altra natura.

Vive in appartamento, è descritto come un cane affettuoso, si relaziona bene con gli altri cani, le piace essere presa in considerazione sia quando è fuori che in casa con i proprietari, si intromette tra moglie e marito durante gesti affettuosi. Ringhia quando qualcuno le vuole togliere qualcosa dalla bocca. Calorosa, non le piace essere lavata.

Appetito buono, le piace un po’ di tutto, alimentata con cibo casalingo.

In studio si presenta in modo teatrale, fa sentire la sua presenza, abbaia come per attirare l’attenzione. Si lascia visitare e si mostra po’ compiacente nel complesso, le piace essere al centro della scena. Nessuna paura particolare, piuttosto sicura di sé nel complesso.

La sua andatura non appare del tutto armonica tende a camminare sculettando con le zampe posteriori, i proprietari al momento non desiderano approfondite con RX, perché non manifesta alcuna dolorabilità durante la manipolazioni ortopediche alle anche.

Dopo qualche tempo viene portata per un problema di zoppia improvvisa.

A seguito di uno sforzo fisico giocando con un altro cane, improvvisamente si è messa a zoppicare, fatica a fare le scale in salita ma non in discesa.

Tende a scaricare l’arto posteriore sx, manifesta una leggera ipotrofia a carico dell’arto interessato, dolore in corrispondenza della articolazione dell’anca sx con ridotta capacità rotatoria dell’anca sx.

Inoltre viene rilevato un problema a carico del legamento crociato del ginocchio sx

L’ indagine RX si rileva un quadro inaspettato: grave displasia bilaterale (coxa plana a sx) e rottura legamento crociato a sx.

La zoppia a carico dell’arto sx è dovuto allo sforzo eccessivo della articolazione del ginocchio che ha lavorato per sopperire alla ridotta mobilità della fossa acetabolare che accoglie la testa del femore.  L’acetabolo appare di forma irregolare, piatto e quindi incapace di contenere correttamente in sede la testa femorale, una incongruità totale.

La prospettiva di sottoporre il cane ad un doppio intervento chirurgico sulla stessa zampa appare improponibile almeno da parte mia.

I proprietari mi chiedono se sia possibile intervenire con la terapia omeopatica.

Dopo un lungo colloquio e raccolte tutte le informazioni necessarie per formulare una diagnosi omeopatica viene prescritto il rimedio costituzionale da somministrare quotidianamente.

Si prevedono controlli almeno ogni 30 gg.

Elen risponde rapidamente alla terapia tanto da smettere di manifestare dolore e di zoppicare nel giro di pochissimo tempo con grande soddisfazione dei proprietari, nell’arco un mese addirittura salta un muretto senza problema.

La muscolatura della coscia sx riprende una tonicità ottimale che sopperisce al deficit articolare e le consente di correre anche sulla sabbia quando si recano al mare tempo dopo.

4 anni dopo

A distanza di oltre quasi 4 anni Elen con displasia dell’anca sta benissimo, non ha mai avuto ricadute, addirittura non ha mai cambiato il suo stile di vita, apparentemente sempre energica, vigorosa nel complesso e coinvolgente quando è fuori, corre, salta senza problemi.

La displasia dell’anca è un problema ortopedico tipico di molti cani non soltanto di grossa taglia.

Per un proprietario affrontare il problema è piuttosto snervante e faticoso non soltanto a livello economico, esiste un post-operatorio nel quale occorre impedire al cane ogni movimento, non sempre possibile da mettere in pratica.

E’ singolare come la terapia omeopatica possa essere una soluzione anche in casi piuttosto gravi di displasia dell’anca per quanto molte persone non abbiano la minima informazione su come sia possibile affrontare il problema da un punto di vista terapeutico, viene proposta solo la prestazione chirurgica.

Ognuno ne tragga le conseguenze.