Dott. Fabio Antonioni
Nell’articolo dedicato alla Cannabis terapeutica (cerca “Cannabis terapeutica” nel mio sito), si è parlato di sostanze cannabinoidi che si ritrovano in piante tropicali, in funghi, negli alimenti (cerca “Cannabis a tavola”).
Vediamo di scoprire altri cannabinoidi del mondo vegetale, al di fuori della pianta della Cannabis sativa.
Fitocannabinoidi
Si tratta di cannabinoidi vegetali da intendersi come metaboliti secondari; si è scoperto essere sintetizzati a scopo preventivo e protettivo nei confronti di parassiti o per tenere a debita distanza gli erbivori ed anche per proteggersi dai raggi ultravioletti o UV.
Grazie alle scoperte scientifiche si è potuto accertare la presenza di cannabinoidi naturali capaci di attivare il Sistema cannabinoide (EC o SEC) del cervello attraverso i recettori CB1, CB2. Esistono anche una serie di recettori siglati PPAR con sottotipi che appartengono al sistema cannabinoide definito “espanso”, ancora i recettori TRPV1 deputati a divenire la terza serie di recettori o CB3.
Solitamente l’attivazione dei recettori CB2 predispone a livello terapeutico al controllo dell’ attività antinfiammatoria, autoimmunitaria e neurodegenerativa, mentre la attivazione dei recettori CB1 domina lo stato d’animo, quindi controlla l’ansia, lo stress.
Dove sono presenti?
- Acmella oleracea (Spilanthes oleraceae) (vedi foto sopra) o crescione del Brasile conosciuta come “electric daisy” o “pianta elettrica” per il pizzicore che produce sulla lingua e l’effetto anestetizzante temporaneo che produce in bocca, in Brasile ed Argentina è conosciuta per il mal di denti.
- Rododendro cinese (Rhododendron sinogrande) che è gigante e produce tra tipi di cannabinoidi siglati: CBC, CBL, CBT.
- Pianta del tè (Camellia sinensis) usata anche in Omeopatia.
- Ruta greveolens che produce la Rutamarina che agisce a carico dei recettori cannabinoidi endogeni CB2- usata anche in Omeopatia.
- Calendula officinalis produce la Quercetina che stimola i recettori cannabinoidi CB1- usata anche in Omeopatia.
- Magnolia officinalis produce nella corteccia due polifenoli Magnololo e Honokiolo che attivano debolmente i CB2.
- Elicriso (Helichrysum umbraculigerum) o Fiore di carta che produce un parente del CBG che prende il nome di hel-CBG, la pianta viene usata come antidepressivo e stabilizzatore dell’umore.
- Chaga (Inonotus obliquus) è un fungo usato in micoterapia chiamato “spugna di betulla” che con il suo Acido betunico che lavora su entrambi i recettori cannabinoidi CB1 e CB2
- Maca (Lepidium meyenii) che produce Macamidi che aumentano il tasso di Anandamide (AEA) nel cervello.
- Kava (Piper methysticum) che produce Kavalattoni- usata in Omeopatia.
- Santolina delle spiagge (Otanthus maritimus) che ricopre le sabbie del litorale del mediterraneo dall’Africa alle Canarie sino alle coste della Manica che produce Alchilammidi.
- Protium heptaphyllum (famiglia Burseraceae) del Sud America che produce dei triterpeni come Alfa e Beta-Amirina che sono antagonisti del recettore CB1 ed inibisce l’enzima MAGL aumentando il tasso di 2-AG, studiate come antitumorali (vedi articolo Cannabis terapeutica).
Tra le famiglie botaniche tropicali troviamo anche le Calestraceae il cui terpene Pristimerina agisce come il precedente aumentando il tasso di 2-AG. Non solo viene utilizzato come pillola anticoncezionale nelle donne perché blocca la fertilizzazione interferendo con l’entrata degli spermatozoi a livello dell’ovulo.
Il terpene citato è contenuto nel Tripterycium wilfordii o “erba del tuono” utilizzata dalla medicina tradizionale cinese come contraccettivo naturale.
- Radula marginata o erba epatica usata dal popolo Maori che contiene PET (Perrottetinene) che ha una azione comparabile alla THC della Cannabis e viene ricercata in alternativa alla Cannabis proprio per garantire lo “sballo legale”.
- Echinacea angustifolia che produce Alcammidi che interagiscono con le sostanze cannabinoidi endogene Anandamide e 2-AG e non può mancare all’appello- usata anche in Omeopatia.
- Euphorbia tirucalli o Matita cactus c’è Euphol che aumenta il tasso di 2-AG.
In alcune specie di Ficus, di Eucalipto e Caracutum sono stati riscontrati dei terpeni (alfa e beta amirine) che aumentano il tasso di 2-AG (vedi articolo su Cannabinoidi alimentari).
- Voacanga africana produce le Voacangine come antagonisti del CB1.
Una specie di Betulla bianca produce l’acido betulinico che lega i recettori CB1 e CB2 ed attiva i recettori PPAR.
Commento
La natura non tradisce mai e ci stupisce ogni volta.
Le ricerche scientifiche non fanno altro che confermare l’azione curativa svolta da molte piante vegetali dalle quali si estraggono molecole diventati farmaci di uso comune, la maggior parte dei quali vengono preparati in laboratorio in modo semisintetico o sintetico.
L’uomo moderno ha perduto le conoscenze della tradizione popolare, oggi la medicina tende ad avere sembianze riconoscibili sotto forma di confezioni colorate con nomi di fantasia talvolta impronunciabili, in formulazioni diverse: capsula, compressa, fiala, sciroppo, areosol, gel o altro.
Chi è abituato ad occuparsi di Medicina naturale non scopre nulla di nuovo in fondo, continua a seguire un percorso faticoso fatto di saperi popolari antichi e genuini e trovano conferma clinica nella scienza moderna.