Toxoplasmosi di BIBI – NEUROLOGICO

Dott. Antonioni Fabio Veterinario Omeopata  > Casi clinici >  Toxoplasmosi di BIBI – NEUROLOGICO
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Dott. Fabio Antonioni

La prima esperienza con BIBI l’ho avuta la prima volta nel Gennaio 2010.

Si trattava di una gatta di quasi 12 anni color tartaruga trovatella, randagia adottata, viveva in condizioni di semilibertà assieme ad un’altra gatta più giovane.

Al tempo era in cura da una collega della città e mi venne mandata in Consulenza perché presentava disturbi neurologici ricorrenti.

Diagnosi clinica

A BIBI era stata diagnosticata la Toxoplasmosi una malattia provocata da un protozoo e confermata da un doppio esame sierologico. Ciò che preoccupava di più erano alcuni sintomi neurologici con improvviso cedimento delle zampe posteriori a tratti. Al momento persistevano movimenti della testa involontari presenti anche durante il sonno, come dei tic.

Era sottoposta al protocollo terapeutico tradizionale con Clindamicina per os a cicli.

Al colloquio mi venne descritta come gatta intelligente, affettuosa ma irruenta e combattiva quando necessario, era capace di cacciare anche tre gatti randagi più grandi di lei dal giardino e difendere strenuamente la compagna più giovane.

In passato aveva sofferto di: rogna notoedrica, pancreatite, verminosi intestinali ricorrenti, intolleranza a farmaci antipulci, deficit neurologici.

La scelta del rimedio costituzionale per BIBI ha garantito un miglioramento progressivo e rapido, tanto da far scomparire i sintomi neurologici disturbanti, rendendola più tranquilla e meno nervosa e le sue condizioni generali venivano ritenute più che soddisfacenti dalla collega che la teneva monitorata.

La situazione progredì favorevolmente fino alla fine di Settembre, a distanza di 8,5 mesi una crisi convulsiva violenta dopo il gioco la colpì seguita da altre due nel giro di 24 h.

Venne ricoverata ma la terapia anticonvulsiva non fu capace di offrirle sollievo, pertanto la collega decise di sottoporla ad eutanasia farmacologica.

Conclusioni

Evidentemente tutti esprimiamo il desiderio di avere sempre a fianco i nostri piccoli amici, ma non sempre è possibile.

In tal caso la patologia era già in uno stato avanzato avendo colpito il sistema nervoso centrale, il parassita aveva provocato dei danni irreversibili.

La proprietaria mi ha ringraziato per il supporto ed il sostegno fornito, in fondo la gatta è sempre stata bene durante il trattamento omeopatico ma il quadro clinico era già fatalmente compromesso e non le ha permesso di ottenere quella guarigione completa e duratura tanto sperata.

Resta il sollievo di averle regalato gli ultimi mesi senza sofferenze.