Epilessia ed Omeopatia possibile- NEUROLOGIA

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Dott. Fabio Antonioni

Introduzione

L’approccio omeopatico alla epilessia del cane o del gatto richiede tempo e pazienza e prevede collaborazione da parte del nostro diretto interlocutore, il Proprietario.

Ho l’abitudine di farmi raccontare alcuni particolari della crisi ( vedi dopo), per farmi una idea più precisa del problema, ogni singolo paziente fa la sua crisi e necessita della cura più idonea.

Non esiste un Rimedio Omeopatico unico valido per tutte le crisi!

CONSIDERAZIONI GENERALI

Le crisi epilettiche non sono tutte uguali

Occorre ricostruire i momenti importanti e salienti, suddividendo la crisi epilettica in fotogrammi o fasi.

Prima della crisi

Coincide con la fase pre-ictale, quella che in umana corrisponde alla comparsa dell’aura che negli animali non siamo in grado di valutare perché, il più delle volte, non è presente.

E’ possibile cogliere alcuni segni premonitori che ci possono aiutare: urla, abbaio, ringhio, lamento, piagnucolio, movimenti particolari, atteggiamenti anomali con paura, panico, ansia, agitazione motoria, ricerca di compagnia, desiderio di isolamento ed altro ancora.

Rare sono le crisi senza alcun preavviso, lei gatti sono più difficile da individuare ma è possibile comunque.

Durante la crisi

L’evento epilettico ci viene raccontato come un fenomeno ripetitivo, il Proprietario racconta che il cane o gatto improvvisamente si butta a terra, si irrigidisce inarcando la testa all’indietro, presenta pedalamento involontario delle zampe, talvolta perde urina e/o feci, scialorrea e può perdere lo stato di coscienza oppure mantenerlo.

L’orario di comparsa o il momento della giornata (mattino, sera, notte ecc..) possono essere un ulteriore elemento di approfondimento.

Focalizzare l’osservazione su eventuali parti del corpo colpite dalla crisi o dagli spasmi a carico di zampe, testa, tronco, coda, bocca (spalancata o serrata) in fase ictale.

Ancora, eventuali manifestazioni concomitanti alla crisi,  la presenza di uno stato di coscienza o di incoscienza, la presenza di reazioni abnormi o insolite dovute al tocco, manifestazioni di aggressività, rabbia, di fuga ecc..

Dopo la crisi

Analizzare il comportamento al cessare della crisi: posizioni del corpo assunte, atteggiamenti, abitudini.

Ci sono cani nei quali permane in stato di allarme, paura, aggressività, altri presentano uno stato di intontimento o di torpore generale, alcuni tendono a bere o assumere cibo (evento abbastanza frequente), altri ancora sembrano recuperare in modo rapido come se nulla fosse avvenuto.

Altri fenomeni cono: sonnolenza, disturbi visivi ( vanno a sbattere contro le cose), incoordinazione motoria, zoppia, rigidità alle zampe, crampi ed altro ancora.

Omeopatia

Con il Rimedio Omeopatico Situazionale più adatto alla circostanza ed al paziente è possibile fornire un adeguato supporto terapeutico naturale anche in associazione alla terapia farmacologica in corso.

Per chi interessato può consultarmi via “mail” e ricevere a casa la terapia omeopatica.

Con la terapia naturale ( ma anche con quella farmacologica) i sintomi epilettici non si potranno cancellare definitivamente, tenderanno a scemare gradualmente, potranno diminuire di intensità e di frequenza, in talune circostanze potranno anche non ripresentarsi più per tempi lunghi.

Errori più frequenti

Quando il paziente migliora, il Proprietario ha la cattiva abitudine di sospendere la terapia omeopatica perchè pensa non sia più necessaria, ERRORE IMPERDONABILE!

Fino a quando il paziente assume il Rimedio Omeopatico Situazionale tende a stare bene, ma le crisi sono sempre in agguato e possono tornare a manifestarsi anche a distanza di tempo.