Dott. Fabio Antonioni
L’intento è quello di proporre alcune indicazioni sulle singole vitamine liposolubili, lo faremo con domanda e risposta.
Quali sono le Vitamine liposolubili?
Sono rappresentate dalla:
- Vitamina A
- Vitamina D
- Vitamina E
- Vitamina K
Dove si trovano?
Come abbiamo avuto modo di spiegare nell’articolo generale delle “Le Vitamine” quelle definite liposolubili sono contenute negli alimenti che possiedono grassi come: frutti oleosi, oli vegetali, olio di fegato di merluzzo, panna, latte intero. Vediamole singolarmente.
Parliamo della Vit. A?
La vitamina A viene chiamata anche Retinolo ed è presente solo negli organismi animali, quindi in alimenti di origine animale. Infatti nel regno vegetale è presente solo come precursore, rappresentano la componente pigmentata dal colore giallo-arancio di alcuni alimenti ricchi in “carotenoidi” dal momento che la carota è quella che ne contiene la maggiore quantità.
La vit.A viene assorbita a livello intestinale e raggiunge il fegato che rappresenta l’organo di accumulo.
Esiste anche un pericolo di accumulo da alimento o da assunzione farmacologica che è responsabile di un fenomeno di tossicosi anche negli animali, quello conosciuto come iperavitaminosi A capace di provocare epatomegalia, alterazioni cutanee, patologia articolare.
Il suo meccanismo di azione è poco conosciuto, vediamo alcuni effetti importanti:
- Svolge attività di antinvecchiamento della pelle
- Si oppone alla moltiplicazione di cellule tumorali
- Interviene nella sintesi proteica
- Partecipa alla produzione di ormoni steroidei
- Stabilizza le membrane a livello di mitocondri e lisosomi
- Interviene nella funzione visivo.
Fonti alimentari
- Origine animale: latte e derivati (burro, formaggi ecc..)
- Origine vegetale (carotenoidi precursori): vegetali verdi, carote, pomodori, peperoni, arance, albicocche, frutti oleosi, frutta di colore giallo.
Parliamo della Vit D?
Conosciuta come la vitamina antirachitismo dal momento che entra nel processo di fissazione del fosfato di calcio nelle ossa grazie alla esposizione ai raggi ultravioletti presenti nella luce solare.
Esiste in due forme
- D2 o ergocalciferolo presente nei vegetali irradiati e corrisponde alla forma più attiva della vitamina
- D3 o colecalciferolo presente sulla pelle che viene convertita dai raggi solari come tale
La carenza di Vit. D tipica nei bambini neonati che devono assumerla attraverso l’alimentazione, (con il latte materno) quindi necessaria anche per le donne in gravidanza e lattazione e per i bambini in fase di crescita. Negli adulti la carenza può essere legata a regimi dietetici carenti di grassi.
La vit. D viene assorbita a livello intestinale, trasportata al fegato dove subisce una prima trasformazione e poi al rene dove viene biologicamente attivata, ciò spiega la difficoltà nei pazienti con problemi epatici e renali di attivare questa vitamina e quindi di essere predisposti alla osteoporosi, osteomalacia e rachitismo.
La vit.D facilita l’assorbimento a livello intestinale di calcio (Ca) e fosforo (P) e regola la calcemia e la fosforemia a livello organico con la deposizione a livello del tessuto osseo.
Quando è carente il tessuto osseo si impoverisce di Ca e P ed ecco emergere il problema della demineralizzazione ossea di cui sopra.
Fonti alimentari:
- Origine animale: latte intero e derivati, tuorlo d’uovo, pesce
- Origine vegetale: lievito e funghi
Parliamo della Vit. E?
Scoperta nel 1922 ma ritenuta essenziale per l’uomo sono nel 1959, chiamata anche tocoferolo (ne esistono diversi in funzione della fonte alimentare che lo contiene).
Definita come la vitamina antiossidante dal momento che previene l’invecchiamento, la vitamina anticancro, riduce il rischio nella formazione di emboli, trombi, placche a livello vascolare, la aggregazione delle piastrine.
Da segnalare che la assunzione avviene attraverso la fonte alimentare, la vit.E viene assorbita a livello intestinale e depositata nel fegato, presente nel tessuto adiposo, rene cuore, muscoli e corteccia surrenale.
Un deficit può provocare difetti nella crescita e sviluppo corporeo, disturbi del sistema nervoso, problemi metabolici
Interviene nel ridurre la ossidazione dei grassi polinsaturi introdotti con il regime dietetico ( in prevalenza contenuto negli oli vegetali), interviene proteggendo la vit.A e la vit.C, interviene nel metabolismo degli acidi nucleici ed in alcuni sistemi enzimatici intracellulari.
Fonti alimentari:
- Origine vegetale: lattuga, spinaci, cavolo, cereali, noci, semi di grano
Parliamo della Vit K?
Il suffisso “K” proviene dalla parola scandinava “Koagulation”. Si tratta della vitamina antiemorragica. Scoperta per la prima volta nelle piante nel 1929. Viene chiamata anche naftochinone.
Viene assunta con il regime dietetico da fonti vegetali ( vit K1) ed in parte prodotta dalla flora batterica intestinale ( vit K2).
Quella esogena viene assorbita a livello intestinale, una piccola parte depositata a livello epatico ma la sua riserva è molto limitata, pertanto la carenza di questa vitamina può essere provocata da terapia con farmaci anticoagulanti nella gestione di pazienti a rischio vascolare, oppure terapie antibiotiche protratte possono condizionarne l’assorbimento intestinale.
La carenza può determinare, fratture, osteoporosi, artrosi.
Svolge la sua azione stimolando la cascata coagulativa a livello ematico, la sua carenza provoca emorragie intracraniche a livello dell’apparato gastroenterico, genitale, polmoni, cute.
E’ usato anche come “antidoto” negli animali che hanno assunto accidentalmente rodenticidi contenenti veleni ad effetto anticoagulante.
Fonti alimentari
- Origine vegetale: ricca negli alimenti a foglia verde, pomodori, spinaci, cavolo, cavolfiore, peperoni verdi, pomodori verdi, erba medica, cime di rapa
- Origine animale: fegato