Cannabis in tavola- INFORMAZIONE

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Dott. Fabio Antonioni

La Cannabis nel carrello della spesa!

Sapevate che molti vegetali o spezie consumate nella tradizione culinaria italiana contengono sostanze cannabinoidi (vedi articolo Cannabis terapeutica).

Cannabinoidi alimentari
Molti dei vegetali che consumiamo quotidianamente mostrano “effetti cannabinomimetici”, cioè sono capaci di simulare l’azione della Cannabis o della marijuana se volete.
Nulla di illegale!
Non è un caso che in alcune Regioni d’Italia quando si condiscono alcune carni con spezie o condimenti si faccia riferimento volgarmente alla operazione di “drogatura”.
La ricerca scientifica ha constatato la presenza sempre più numerosa di sostanze cannabinoidi capaci di attivare il Sistema endocannabinoide (EC) del cervello in grado di governare l’umore, l’ansia e lo stress e tanto altro.
Si tratta di sostanze che non necessariamente presentano la struttura chimica del cannabinoide per intenderci, ad esempio anche i Terpeni (vedi dopo) svolgono analoga funzione.
 
Esempi pratici
1)    cacao (Cacao Theobroma) ingrediente della cioccolata che oltre alla presenza di teobromina, triptofano, feniletilamina, contiene Anandamide (AEA) un modulatore neurologico endogeno del Sistema cannabinoide nel cervello che attraverso i suoi recettori CB1 e CB2 (vedi articolo Cannabis terapeutica) contribuisce al benessere psicofisico e sfruttato a livello terapeutico attraverso circuiti neuronali ottenendo un effetto antalgico sfruttato per la gestione di molte patologie croniche.
In fondo un malato che si sente più felice, più allegro sarà anche un paziente meno sofferente e capace di affrontare le fasi più critiche della sua malattia.
2)    basilico, origano, chiodi di garofano, capperi, zafferano usati come condimenti o spezie della tradizione popolare italiana, dalla Lombardia e dalla Liguria, per scendere sino alla Sicilia, ad esempio contengono cannabinoidi.
3)    Il peperoncino (Capsicum) tanto caro alla tradizione calabrese produce Capsacina che agisce sul recettore cannabinoide TRPV1 che ha tutti i requisiti per diventare il terzo recettore (CB3) del Sistema endocannabinoide (EC o ECS) del nostro cervello.
4)    carote (Daucus carota) ne sono dotate, producono il Falcarinolo che è una tossina che svolge effetti cannabinoidi bloccando i recettori CB1 aumentando la concentrazione di Anandamide (AEA) circolante, inoltre contiene Betacariofillene che aumentando il tono endocannabinoide esercita effetti antidepressivi.
5)    cavoli, le rape, i cavolfiori, la rucola (Brassicaceae) contengono cannabinoidi come il DIM, agonista selettivo dei recettori CB2.
6)    curcuma (Curcuma longa) con la sua curcumina agisce sui recettori cannabinoidi CB1 e CB2 e viene studiato come antitumorale nella gestione della Fibrosi epatica.
7)    luppolo (Humulis lupulus) non si sottrae a questa lista.
8)    tartufo nero (Tuber melanosporum) dove i cannabinoidi sembra contribuiscano alla sintesi del colore stesso di alcuni funghi.
9)    cordyceps annulata che produce le Anulatine attive sui recettori CB1 e CB2.
10) fungo ” Turkey tail” o “coda di tacchino” (Trametes versicolor) , in Cina chiamato ” Yun-zhi”usato in micoterapia produce la PSP che agisce sui CB2 ed usato in Giappone come antitumorale.
11) uve rosse contenenti il Resveratrolo 
12) arachidi attivano i recettori cannabinoidi CB1 e CB2.
13)  l’aloe vera e la soia producono Kaempferolo che aumenta il tasso di Andanamide nel cervello presente in alcuni frutti come le more.
14)  liquerizia (alcune specie) che producono acido 18beta-glicirrettico antiobesità che interviene tra l’azione della Anandamide ed il suo recettore CB1.
15) pepe nero africano (Piper nigrum) contiene la piperina che è un potente modulatore del recettore TRPV1 ed il betacariofillene come la carota e la guineensina.
Abbiamo citato sostanze chimicamente estranee ai cannabinoidi ma capaci di attivare il cervello, troviamo:
gli Antociani che conferiscono alla frutta il tipico colore blu, nero o viola, la cianidina, la peonidina, la delfinidina capaci di attivare o inibire i recettori cannabinoidi endogeni, la auroglaucina dei funghi del Genere Aspergillus.
 
TERPENI
Si tratta di biomolecole presenti in molte piante nelle resine e sono prodotte anche da alcuni insetti, hanno proprietà benefiche, protettrici per difendersi da insetti, conferisce un aroma particolare ad alcune piante oltre ad una attività antivirale.
Una recente scoperta del 2021 ha dimostrato come alcuni terpeni contenuti nella Cannabis terapeutica si sono rivelati a loro volta dotati di effetti cannabinoidi anche se chimicamente non possono essere assimilabili ad essi, ma capaci di interferire sul recettore CB1 e sono rappresentati da:
·         Alfa-umulele,
·         Geraniolo,
·         Linalolo,
·         Beta-pinene
Ma non è tutto, si è visto che la stessa azione cannabinoide “terapeutica” la si ottiene attraverso il consumo di frutta e verdura fresca come:
mele, pomodori, uva, patate, cipolle, broccoli o comunque alimenti ricchi in Flavonoidi come il Kaempferolo (svolge anche una azione antitumorale).
 
Ruolo della alimentazione
Anche la Nutraceutica attraverso i Probiotici regolamenta il microbiota intestinale, contribuendo a stimolare attivamente il Sistema endocannabinoide del cervello (EC) fino ad aumentare la concentrazione del cannabinoide Anandamide (AEA) e contribuendo a ridurre sensibilmente lo stato di ansia e stress.
Quindi proporre una alimentazione casalinga bilanciata nei nostri piccoli amici contribuisce ad una azione benefica e salutare, antistressogena.
 
In culinaria
Esiste l’olio di Canapa in versione cucina ma non ha nulla a che fare con la Cannabis terapeutica.
Conosciuto e consumato da vegetariani e vegani ricco di acidi grassi polinsaturi, Omega 3 e Omega 6, ha un sapore definito morbido con sentore di nocciole.
Usato a crudo per condire insalate, verdure, su formaggio, noci, mandorle, pasta, fagioli.
Personalmente lo consiglio da anni anche negli animali come condimento nella dieta casalinga con l’avvertenza di conservarlo in frigo (estate) e lontano da fonti luminose.
 
Commento
Sembra che la Natura insista a mandarci segnali abbastanza semplici, uniformi ed intuitivi.
La convivialità è accompagnata spesso dal buon cibo e un ottimo bicchiere di vino capaci di donarci un momento di felicità di spensieratezza, di allegria, ecco come avviene la attivazione del nostro Sistema endocannabinoide del cervello che si accende grazie alla azione di sostanze presenti negli alimenti, alcuni di essi sono stati studiati, altri sono in fase di accertamento.
Si parla tanto di benessere, di salute; anche il cibo è capace di influire attivamente sullo stato d’animo dei nostri piccoli beniamini attraverso il consumo di alimenti sani, freschi e salutari.
Un argomento troppo difficile da comprendere, anche da parte di molti miei colleghi!
Eppure la ricerca scientifica ha finalmente fornito la conferma di ciò che le nostre nonne sapevano già dalla tradizione popolare.
Più l’uomo conosce e meno sembra capace di comprendere, forse non siamo una specie così intelligente, non vi pare?