Lisozima in terapia – FARMACOLOGIA

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Dott. Fabio Antonioni

Lisozima molecola

Chimicamente

E’ un peptidoglicano N-acetil muramoilidrolasi comunemente viene chiamato in altri nomi come Mureina o Muramidase ad esempio.

Chimicamente si tratta di una struttura polipeptidica costituita da 129 aminoacidi, un enzima naturale troppo grande per poter circolare rapidamente all’interno del nostro organismo.

Cenni storici

Non a caso la sua scoperta venne fatta dal Dott. Alexander Fleming (1881-1955) scopritore della pennicillina nel 1928 che gli valse il premio Nobel.

In precedenza, nel 1922 si imbattè per caso in questa strana sostanza quando una goccia del proprio muco cadde accidentalmente dentro una piastra Petri scoprendo che i batteri non si erano replicati in quella porzione.

Egli scoprì che questo enzima “che lisava le cellule batteriche” da cui il nome “lisozima” era presenta in altri secreti umani ed animali e nei vegetali.

Le sue proprietà antibatteriche furono scoperte ancora prima nel 1909 nell’albume dell’uovo da P. Laschtshenko.

Funzione: antibatterico, antivirale, antiprotozoario, antitumorale

Entra a far parte della Immunità innata, rappresenta la prima barriera naturale di autodifesa, riveste le mucose più esposte come quelle a carico di: orecchio, naso, bocca, occhi da eventuali contaminazioni microbiche esterne.

Si tratta di un enzima che si trova naturalmente sulle nostre mucose e svolge una azione batteriolitica contro alcuni batteri Gram (+) dotati di una spessa membrana esterna.

Il Lisozima grazie alla sua natura basica riesce a rompere i legami chimici della membrana provocandone la lisi batterica ed attivando le difese immunitarie.

Non solo, è un antivirale naturale, interviene sul capside virale, interferisce con il DNA o RNA virale di Herpesvirus simplex e zoster, Adenovirus, Citomegalovirus, Papillomavirus.

A tutti gli effetti lo potremo considerare il nostro primo baluardo difensivo o ancora una sorta di antibiotico naturale che il nostro organismo sintetizza capace di fermare virus, batteri, protozoi.

Alcuni studi hanno dimostrato una efficacia anche contro alcuni tipi di tumore (a livello sperimentale riduce le metastasi polmonari nei topi) per la sua attività immunomodulatoria.

Dove si trova in natura

In prevalenza si trova nelle lacrime, nella saliva, nel latte materno, nelle secrezioni spermatiche, nel muco che ricopre quelle zone strategiche più esposte all’ambiente esterno come abbiamo visto.

IN natura è contenuto nell’albume dell’uovo di gallina dove svolge funzione difensiva nei confronti dei grassi e delle proteine contenute e destinate come nutrimento al futuro pulcino, ma è presente anche nel latte di cavalla, asina.

Quasi sempre la sua estrazione avviene o nel latte di asina (più vicino al latte materno come composizione) e nell’albume dell’uovo.

Usi commerciali

Viene normalmente utilizzato nel settore alimentare per alcune lavorazioni al fine di ridurre alcune fermentazioni naturali inopportune, quindi aggiunto nella lavorazione della birra, nei formaggi a lunga conservazione come il Grana Padano in dose di 25 gr ogni 1.000 lt di latte crudo, inibisce le fermentazioni butirriche del Clostridium tyrobutirricum presenti negli alimenti insilati delle bovine da latte e di altri prodotti caseari.

Ancora per uso enologico nella produzione di alcuni vini con il nome di LISO o come additivo alimentare E1105 estratto da albume di uovo al fine di bloccare l’azione di batteri lattici nei mosti (25 gr/ht) e vini bianchi, rosati e rossi nuovi (50 gr/ht) ed in fase di pre-imbottigliamento (15-25 gr/ht) in conformità al Reg. CE 1410 /03 e Reg. 2019 /234.

Chiaramente il Lisozima è una molecola termolabile, pertanto i processi di pastorizzazione, sterilizzazione o blanching (trattamento termico blando o scottatura e dopo immerso in acqua fredda o addirittura ghiacciata come fanno gli chef) denaturano tale proteina.

Proprietà medicamentose

Molecola biologica priva di effetti collaterali, consigliata come medicamento per trattare anche neonati allattati artificialmente come immunostimolante.

Si è preso in considerazione il Lisozima anche per la terapia antivirale anti-Covid-19 ma non esistono studi sperimentali al momento.

Valorizzato come prezioso alleato nella terapia farmacologica in questa direzione, si è visto che è in grado di potenziare anche l’azione di alcuni antibiotici.

Valido in soggetti immunodepressi, è un normalizzatore dei globuli banchi, ma non solo considerato anche un Nutraceutico e come tale inserito nella categoria dei prodotti naturali capaci di sostenere l’attività fisiologica dell’organismo.

In campo farmaceutico lo si trova come componente in integratori per uso umano associato a Vitamine A, B, C, con Lattoferrina ( vedi nel sito Lattoferrina) o associata ad altri composti di origine vegetale.

Possibili usi in Veterinaria

Tanti potrebbero essere gli esempi pratici.

Negli animali adulti o anziani maschi o femmine come coadiuvante nel trattamento e gestione delle infezioni urogenitali croniche o ricorrenti: cistiti, prostatiti, candidosi. Nei gattini o cuccioli alimentati con latte artificiale per ridurre il rischio di di diarree o infezioni gastroenteriche.

Formulazioni

Lisozima cloridrato in cpr da 250 e 500 mg

Lisozima cloridrato in cpr da 2 mg per lattanti (uso pediatrico)

Lisozima cloridrato 100 gr in polvere idrosolubile (da mescolare al latte artificiale)