Dott. Fabio Antonioni
Sono una categoria di Farmaci che rientrano nella strategia di controllo in campo umano sfruttando la “azione diretta” sui virus.
Alcuni sono usati nei confronti di:
- Virus della Influenza di tipo A e B,
- Herpesvirus (simplex e zoster) + Herpesvirus felino tipo 1 (FHV-1)
- HIV (AIDS)
- Virus della Epatite B (HBV) o Epatite C (HCV).
- SARS-COV 2 o Covid-19
Negli ultimi anni hanno soppiantato l’uso di interferone che è un agente antivirale ad “azione indiretta” con la funzione di stimolare la risposta immunitaria.
Alcuni Antivirali trovano impiego nel settore veterinario.
In linea generale vengono distinti in funzione del loro meccanismo di azione.
- Inibitori della replicazione acidi nucleici virali:
interferiscono con la fase di replicazione dell’acido nucleico virale (DNA o RNA) impedendo la moltiplicazione e la diffusione.
Aciclovir
Esiste in formulazione in compresse da 400 mg e 800 mg ed in sospensione da 400 mg /5 ml ed usato per vie endovenosa, orale e topica.
Usato in campo umano nella infezione da Herpes simplex (HVS tipo 1 e 2) o Herpes zoster (virus della varicella) la cui eventuale riattivazione provoca il fuoco di sant’Antonio.
Blocca la sintesi del DNA del virus, impedendo la proteasi timidino-chinasi che interviene nel processo di replicazione virale.
Utilizzato anche in campo veterinario per: uccelli, cavalli e gatti con infezioni da Herpesvirus felino (FHV-1) responsabile della Rinotracheite per via orale 10-25 mg/Kg al die (ci sono farmacie che lo rendono disponibile per uso veterinario).
Usato anche in preparazioni oftalmiche come collirio per i gatti per il trattamento della congiuntivite e cheratite da Herpesvirus.
Famciclovir
Esiste in formulazione orale da 500 mg, 250 mg e 125 mg
Come antivirale sistemico per Herpesvirus tipo 1 nel gatto alla dose di 60 mg giornalieri per 15-30 gg
Viene considerato un profarmaco del penciclovir perché viene convertito in esso per rendersi attivo.
Altre indicazioni veterinarie:
cpr125 mg – ¼ cpr una volta die per 2 settimane- inibisce la DNA- polimerasi dell’Herpesvirus responsabile della Rinotracheite virale. La dose può essere raddoppiata in gatti gravi con ¼ cpr da 250 mg per 3 settimane per poi procedere a dosaggio dimezzato due volte al gg per altri 30 gg.
Ganciclovir
Di uso ospedaliero o destinati a pazienti immunodepressi.
Antivirale usato in umana per la retinite da Citomegalovirus (CMV) in soggetti immunodepressi, usato in vena nella fase iniziale e poi per via orale da 3-6 volte al gg a stomaco pieno.
Usata nei gatti con Herpesvirus oculare come pomata oftalmica almeno 4 volte al gg.
Cidofovir
Blocca la DNA polimerasi del virus, si usa per via endovenosa o topica come gel.
Impiegato in campo umano per trattare il Citomegalovirus (retiniti, encefaliti, esofagiti) e come gel per infezioni cutanee da Herpesvirus resistente ad aciclovir come anche per Herpes zoster. In passato usato allo 0,5 % anche nei gatti a livello locale per infezioni oculari (ora sembra non essere più consentito).
Penciclovir
Usato come antivirale per uso topico per Herpes simplex labiali o facciali in umana.
Remdesivir e Molnupiravir (Lagevrio)
Entrambi approvati per il SARS- COV 2 o Covid-19 che blocca la RNA-polimerasi (RdRp) impedendo la replicazione virale e non più riservati a pazienti ospedalizzati ma anche contagiati a domicilio.
Il Remdesivir è stato usato per contrastare i virus emorragici Ebola e Marbug ad uso endovena ed attualmente ammesso per Covid-1 in ambito ospedaliero ed ammesso per pazienti a domicilio a rischio per tre giorni consecutivi a 7 gg dalla comparsa di sintomi di malattia.
Il Molnupiravir (Lagevrio) prevede l’uso orale di 4 cpr da 200 mg die volte al giorno per 5 gg.
GS-441524 (solo sperimentale)
Nel 2016 in Canada uno studio con il farmaco siglato GS-441524 ha rivelato un risultato soddisfacente in gatti colpiti da Coronavirus enterico (FcoV) di cui il 5% subisce una mutazione dell’RNA per diventare virus FIP (Peritonite Infettiva virale) che colpisce le cellule del sistema immunitario annientandole ad esito letale anche in gatti di età inferiore ad un anno.
Il Coronavirus Covid-19 e quello felino della FIP sono estremamente simili, entrambi sfruttano per la replicazione di una proteasi Mpro che rappresenta un potenziale bersaglio farmacologico.
Il farmaco non è ancora commercializzato.
Di 31 gatti trattati con iniezioni sottocutanee, 5 sono deceduti mentre 26 sono sopravvissuti. Di questi 8 hanno ripresentato recidiva di FIP, 18 sono clinicamente guariti.
NOTA AGGIUNTIVA: esistono sostanze naturali capaci di bloccare la proteasi Mpro riscontrate nel tè verde cinese Mao-Jian della pianta Camellia sinensis (dal latino sinensis = cinese) , nell’uva moscata, nella polvere di cacao e nel cioccolato fondente di origine equadoriana.
Citarabina o Ara-C
Analoghi della pirimidina
Utilizzato come chemioterapico antineoplastico in ambito ospedaliero, cioè farmaco antitumorale nella Leucemia mieloide acuta nei bambini e negli adulti. Esercita una azione citototossica nelle cellule tumorali annientandole.
In Veterinaria è conosciuto come Aractyn o Citarabina DBL nella clinica chiemioterapica degli animali ma viene impiegato anche come antivirale per Herpesvirus.
- Inibitori della neuroaminidasi
Usati per il virus della Influenza umana di tipo A e B ed agiscono sull’enzima esposto dal virus sulla sua membrana e sono:
Zanamivir- usato per via inalatoria
Oseltamivir – usato per uso orale
- Inibitori della adesione virale
Usati per il virus influenzale interferendo sulla prima fase di replicazione virale che prevede la adesione del virus alla cellula ospite.
Amantadina- antivirale e morbo di Parkinson
Rimantadina
- Inibitori retrovirali anti HIV
Zidovudina
Didanosina
Zalcitabina
Lamivudina
Stavutina
- Inibitori della proteasi HIV (AIDS umano)
Ritonavir
Indinavir
Commento
Vengono segnalate precauzioni nell’uso, possono provocare effetti collaterali e necessitano di uno screening con analisi biochimiche negli animali trattati.
Sono favorevole a trattare i gatti colpiti da FIV, variante del Coronavirus enterico felino ad esito infausto.