FANS: “meloxicam”- FARMACOLOGIA

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Dott. Fabio Antonioni




Formula chimica: C14H13N3O4S2

“meloxicam”: che cosa è?

Si tratta di un FANS, acronimo che sta per Farmaco Antinfiammatorio Non Steroideo, il principio attivo conosciuto in ambito umano e veterinario.

Agisce come inibitore dell’enzima cicloossigenasi tipo 2 (COX-2) uno dei tanti mediatori chimici che entrano in gioco nel processo infiammatorio e nel meccanismo del dolore.

Personalmente l’ho utilizzato ai suoi esordi come farmaco veterinario in formulazione iniettabile nei grossi animali come antinfiammatorio ed antalgico, parlo di almeno 20 anni fa.

Successivamente è stato allestito per l’impiego sui piccoli animali prima in forma iniettabile poi disponibile in formulazione orale per cani e gatti.

“meloxicam”: a cosa serve?

A quanto pare, attualmente resta ancora uno dei farmaci antinfiammatori più prescritto dai colleghi per trattare il dolore osteoarticolare e muscolare.

In fondo questi FANS coprono la gestione ambulatoriale della maggior parte del dolore di competenza ortopedica ed indicato per trattare le zoppie in presenza di:  

osteoartriti (artrosi di spalle, gomiti, anche, ginocchia ecc..) o spondiliti a carico della colonna vertebrale.

Non è un farmaco ritenuto ideale per trattare il dolore acuto dal momento che il suo effetto terapeutico si ottiene a distanza di qualche giorno ma viene indicato per gestire il dolore cronico.

Si tratta di un farmaco che deve essere impiegato in dosi corrette e possibilmente non oltre i 10 gg, anche se è possibile trovare colleghi che lo prescrivono a basso dosaggio per tempi più lunghi.

“meloxicam”: ci sono rischi?

Senza fare terrorismo scientifico ma in nome di quella “scienza” tanto declamata in TV con l’esperienza COVID-19, occorre precisare che il cliente dovrebbe essere sempre informato dei rischi potenziali relativi a questa categoria di farmaci.

D’altronde il “Consenso Informato” serve per informare adeguatamente il cliente e non solo tutelare il Medico Veterinario da eventuali rischi o errori professionali.

Questo farmaco, come altri FANS anti-COX-2 aumentano il rischio di disturbi cardiovascolari acuti perché interferiscono con il controllo della aggregazione piastrinica stimolando la formazione di coaguli con il pericolo di trombosi vascolare.

Inoltre, svolgono una azione gastro-lesiva a carico dell’apparato gastroenterico tanto è vero che vengono spesso associati a gastroprotettori.

“meloxicam”: controindicazioni?

Il “meloxicam” è un principio attivo non immune da controindicazioni che ne sconsigliano l’impiego per i possibili effetti collaterali (anche gravi) dichiarati dalla stessa Casa Farmaceutica sul foglietto illustrativo chiamato volgarmente “bugiardino”.

Non andrebbe utilizzato in caso di pazienti con disturbi come:

  1. Pazienti asmatici o con patologie respiratorie
  2. Pazienti con patologie cardiache-ipertensione (o sottoposti a terapia per)
  3. Pazienti con esofagite, gastrite, enterite (gastroenteriti)
  4. Pazienti con patologia renale (o sottoposti a terapia per)
  5. Pazienti con patologia epatica
  6. Pazienti con patologie coagulative (o sottoposti a terapia per)
  7. Pazienti con diabete mellito
  8. Pazienti femmine gravide o in allattamento
  9. Pazienti con problemi di fertilità
  10. Pazienti con iperpotassiemia (iperkaliemia)
  11. Pazienti con disturbi comportamentali trattati con ricaptatori della serotonina (SSRI)(fluoxatina, clomipramina)( vedi sito articolo SEROTONINA)
  12. Pazienti con intolleranze a farmaci

Discussione

Posso comprendere che di fronte al problema “dolore” dei nostri animali tutto possa sembrare lecito, però il meloxicam è un principio attivo che richiede molta cautela e non andrebbe prescritto su cani giovani.

Inoltre, il Proprietario non deve farne un uso “fai da te” e gestire questo farmaco a suo piacimento.

Il Farmaco tradizionale sembra offrire sempre la soluzione al problema, ma occorre mettere sui piatti della bilancia tutti i rischi e tutti i benefici.

A che serve l’Omeopata?

In una società moderna basata sul frenetico consumismo anche il Farmaco tradizionale partecipa a questa giostra mediatica in nome di una libertà individuale che trovo ingiustificata ed ingiustificabile.

I Farmaci possono salvare la vita a molti pazienti ma possono essere potenzialmente dannosi e tossici per altrettanti pazienti specie se abusati o utilizzati in maniera impropria.

Non mi stancherò mai di dire che la terapia Omeopatica offre la opportunità di un approccio naturale destinato a cuccioli, animali giovani, anziani, soggetti affetti da gravi patologie croniche.

Una terapia priva di rischi per il paziente, senza pericoli di sovradosaggio, effetti collaterali o tossici, indicata anche in associazione a farmaci definiti essenziali o salvavita (terapia integrata).

Basta chiedere un parere ai clienti soddisfatti, tutto qui.