Lassità articolare in un Cavallo- ORTOPEDICO

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Dott. Fabio Antonioni

foto di repertorio ( vedi motivazione sotto)

Introduzione

Desidero raccontare un caso clinico che mi è capitato con una puledra di razza americana.

Dal momento che questa cavalla è destinata alla vendita, non intendo arrecare alcun danno al mio cliente, mi trovo costretto ad utilizzare degli “omissis” di circostanza, nè intendo mostrare foto, filmati o altro.

Visita Omeopatica

Vengo consultato per un problema ad una puledra americana ai primi di Giugno 2021:

  • “ ho un problema sulla puledra …, ha gli arti un po’ troppo diritti sul posteriore e sul .. praticamente quando cammina, l’arto posteriore fa lo scrocco, c’è del gioco nella articolazione, a volte la gamba le rimane diritta dal dolore poi tu gli vai attorno lei fa il movimento e torna normale come prima, scusa se uso dei termini poco tecnici, avrei piacere che la vedessi se c’è la possibilità a livello omeopatico, per risolvere il problema ho provato a trattarla con farmaci ma non si risolve il problema ciao grazie”

Dopo un ciclo di terapia a base di antinfiammatori senza esito, gli viene prospettata una prognosi incerta e comunque sfavorevole, un difetto ortopedico si base genetica, ritenuto incurabile.

  • “ le si blocca l’arto posteriore … e si sente proprio uno scricchiolio delle ossa, il Veterinario che la segue mi dice che non si può fare nulla e che con la crescita il problema potrebbe scomparire ma non esiste alcuna certezza e poi anche il padre aveva un problema analogo, aveva gli arti posteriori molto dritti, stangati”

Alla Prima visita cerco di soffermarmi sul difetto di natura ortopedica che si manifesta ad una delle zampe posteriori, durante l’andatura si percepisce un rumore di scrocchio articolare.

Cerco di raccogliere più informazioni possibili sulla natura dei sintomi fisici per poi rivolgere la mia curiosità su altri aspetti della cavalla senza troppa fortuna:

  • “ guarda quando le si blocca la gamba… rimane rigida, cammina che sembra avere la gamba ingessata ed è l’unico momento in cui si mostra vulnerabile, nel senso che ti puoi avvicinare e farle di tutto”.

Emergono aspetti e manifestazioni reattive tipiche della razza segnalati con grande competenza dal Proprietario.

Nei controlli successivi faccio tesoro di quanto raccolto e tendo ad osservare ogni minima sfumatura possibile capace di fornirmi un indizio utile, studio atteggiamenti e reazioni, vedo la cavalla all’interno del box, la vedo relazionarsi con gli altri cavalli, la vedo correre libera nel recinto, provo ad avvicinarla.

All’inizio baso la mia analisi sui sintomi fisici e sulle modalità di comparsa in attesa di ottenere qualcosa di più sostanziale che soddisfi il mio desiderio di approfondimento del caso.

La prescrizione iniziale del rimedio situazionale fornisce un risultato incoraggiante, il Proprietario appare entusiasta a distanza già di 2 settimane, mi conferma un netto miglioramento manifestandomi la sua soddisfazione dopo tanta attesa dall’inizio di quel problema.

In verità chiedo ancora tempo per chiarire alcuni aspetti che soddisfino a pieno la mia competenza professionale.

Ai controlli che seguono il deficit sembra quasi scomparso, la cavalla appare più tonica nel complesso, sembra avere preso più fiducia in sé.

A distanza di due settimane, il deficit, come avevo previsto, torna a manifestarsi; non ho dubbi è il momento di intervenire con quello che ritengo il rimedio costituzionale.

Quando in Omeopatia la prescrizione “unicista” è coerente, il miglioramento clinico non tarda a manifestarsi, appare oggettivamente evidente anche ai non addetti ai lavori, risulta rapido, progressivo e soprattutto duraturo perché resiste al trascorrere del tempo.

Trascorsi 4,5 mesi il Proprietario mi fa avere un filmato della cavalla confermando il risultato finale ottenuto, il problema ortopedico sembra un vecchio ricordo.

A metà Febbraio 2022 a circa 8 mesi dalla prima visita la cavalla è in perfetta forma fisica, non presenta più alcun problema alla zampa posteriore, il suo deficit appare risolto con enorme soddisfazione del cliente che mi invita a tornare a vederla quando voglio.

Conclusioni

Per risolvere i casi clinici con la Medicina Omeopatica la ricetta, per quanto banale, resta sempre la stessa.

Ingredienti indispensabili:

  • 1 pizzico di esperienza
  • 1 gr di competenza
  • 1 q.le di energia fisica
  • 1 ton di pazienza  
  •  1 immensità di fortuna!

Amalgamare il tutto con passione, conoscenza e studio della materia evitando l’improvvisazione!