Displasia della Spalla nel cane- ORTOPEDICO

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dott. Fabio Antonioni

Spalla: cenni anatomici

L’ articolazione della spalla o scapolo omerale comprende la porzione anatomica distale della scapola e la testa dell’omero.

Scheletro integrale del cane
Referto Rx cane
Articolazione della Spalla

Displasia di spalla: cosa è?

La displasia cella spalla nel cane consiste in una incongruità marcata dei capi articolari scapolo-omerali che appaiono distanziati; il tutto predispone ad una lassità articolare della capsula con possibile algia in fase di deambulazione dell’arto anteriore Dx o Sx.

Il problema viene a coinvolgere tutte le strutture interessate: cartilagini articolari, legamenti, componente tendo muscolare dell’intera spalla.

Referto Rx Displasia di spalla

Diagnosi di displasia di spalla

La diagnosi di Displasia della spalla è un referto diagnostico radiologico spesso occasionale, non è difficile riscontrare la patologia in cani giovani.

Durante uno screening radiologico nel cucciolo di grossa taglia di 4-5 mesi c’è una tendenza ad osservare con maggiore attenzione i settori anche, gomiti, ginocchia, mentre le spalle finiscono in secondo piano in assenza di sintomi algici e non vengono esaminate con altrettanta cura.

Solo quando il cane presenta zoppia e si esclude la displasia del gomito emerge la displasia della spalla, entrambe possono coesistere.

Una chiara predisposizione al problema rappresenta un segnale prognostico importante per prevedere una possibile zoppia all’arto anteriore nel medio-lungo periodo.

Referto Rx cane

Complicanze della displasia di spalla

Come segnalato, la displasia della spalla può essere rilevata già in età giovanile, un indizio diagnostico che nel lungo periodo predispone a complicanze come la Osteocondrite o OCD che, a sua volta può evolvere in Osteocondrosi riducendo sensibilmente la mobilità della spalla e compromette in modo sostanziale il carico sugli arti anteriori.

Osteocondrite: coincide con la fase infiammatoria ed algica della spalla che rivela la presenza intra-articolare di piccoli frammenti di cartilagine articolare o “flap” che si sfaldano e si liberano all’interno della capsula, si parla di “lacune cartilaginee” che si possono riscontrare in cuccioli a partire dal 4°-5° sino ad 1 anno di età.

Osteocondrosi: corrisponde alla fase evolutiva successiva delle patologia, cronico degenerativa o artrosica della articolazione della spalla.

Sintomi comuni Displasia di spalla

La zoppia a carico dell’ arto anteriore può presentarsi più frequentemente a freddo, al primo movimento oppure accentuarsi durante o dopo esercizio fisico, in altre circostanze il cane manifesta evidente difficoltà ad alzarsi o reticenza a scendere le scale.

Non è infrequente riscontrare la doppia displasia, come già segnalato di spalla e gomito, in tali casi la situazione si complica.

Approccio tradizionale

Non rientra nella mia competenza specifica affrontare l’approccio terapeutico tradizionale, l’indagine artroscopica o discutere della soluzione chirurgica a carico della spalla.

Personalmente non sono propenso a soluzioni cruenti sia come prassi di indagine che di possibile risoluzione con il bisturi del problema articolare in generale.

Laddove la terapia farmacologica antinfiammatoria ed antalgica fallisce, si proporre la soluzione chirurgica seguita da riposo assoluto ed eventuali cicli di fisioterapia riabilitativa.

Approccio omeopatico

Non è infrequente che il cane con displasia di spalla giunga dal Veterinario Omeopata per quanto sia opinione comune considerare tale approccio inusuale e decisamente controcorrente.

Come Omeopata abilitato è possibile affrontare la zoppia della spalla e si riescono ad ottenere risultati incoraggianti nel breve-medio periodo ma occorre la piena fiducia e collaborazione del Proprietario.

Ho studiato un Rimedio Omeopatico Situazionale adatto allo scopo per ridurre il fenomeno algico e la zoppia da associare anche alla terapia farmacologica in corso se occorre, consultandomi via mail riceverete tutte le informazioni del caso e lo potrete ricevere direttamente a casa.

Per un paziente giovane le prospettive di recupero sono più promettenti con una Prognosi favorevole in tempi ridotti e più rapidi, per un cane anziano il recupero è più lento e graduale.

Quali le criticità più comuni

E’ necessario che il proprietario comprenda alcune criticità che devono essere corrette, pertanto da evitare:

1° esempio: se un cane con grave displasia di spalla vive in un giardino con mille scalini e sta tutto il giorno a salire e scendere scale le prospettive di successo saranno minime.

2° esempio: la pretesa di far correre e saltare il proprio cane con la pallina su un prato o sul greto di un fiume non è ideale per una articolazione malata che carica il 60% del peso corporeo.

3°esempio: portare il cane in montagna al trotto facendo chilometri in salita e discesa con l’intenzione di mantenerlo in forma fisica o farlo correre nel bosco non appare una idea altrettanto geniale.

Banali consigli utili durante la terapia

Il cane deve:

  1. stare a riposo
  2. non essere sottoposto a sforzi fisici eccessivi e controproducenti
  3. recuperare gradualmente la funzionalità della articolazione infiammata
  4. riacquistare la tonicità tendo-muscolare con esercizio fisico graduale
  5. ripristinare il carico sull’arto interessato in assenza di algia.

Conclusioni

La gestione di un caso ortopedico grave come la displasia alla spalla richiede tempo e pazienza, non si può pretendere che dopo una settimane il cane guarisca, è assurdo!

Ogni caso singolo fa storia a sé, non esiste un tempo “X” da rispettare, ci sono cani che recuperano prima, altri che ci mettono di più, dipende dalla razza, dall’età del cane, dal sesso, dalla mole e dalle sue abitudini quotidiane e dall’ambiente.

Ogni singolo paziente richiede il suo rimedio costituzionale, non esistono protocolli terapeutici preconfezionati.