Dott. Fabio Antonioni
L’Otoematoma è un problema tipico dei nostri animali, non è di esclusivo retaggio del cane ma può essere colpito anche il gatto.
Vediamo di sintetizzare alcuni punti del problema.
Di cosa si tratta?
Si tratta di un versamento ematico (siero di sangue o sangue intero) che si deposita nella faccia interna del padiglione auricolare o concava del cane o del gatto tra le due lamine cartilaginee provocando la comparsa di una tumefazione evidente che si estende sino all’apice o della estremità a punta dell’orecchio esterno stesso.
La tumefazione si mostra piuttosto calda nelle prime fasi della sua insorgenza, altre volte non emette alcun calore locale.
Il padiglione normalmente è vascolarizzato da rami della carotide esterna e della grande arteria auricolare che si suddividono una fitta rete vascolarizzata.
Quali sono le cause?
Le cause eziologiche restano sconosciute, si fanno diverse ipotesi.
Cause traumatiche: sembra la causa più frequente riconosciuta, a seguito dello sbattimento della testa o del grattamento si può verificare la rottura di vasi capillari che provocano il versamento
Cause diverse: infezioni batteriche o parassitarie dell’orecchio medio possono scatenare l’azione meccanica di sbattimento ed essere alla base del problema lesionale vascolare;
Altre cause: presenza di corpi estranei nel canale auricolare
Come si procede?
Il veterinario può tentare di drenare o aspirare con un ago la tumefazione seguita da un bendaggio compressivo da sostituire ogni 7 gg per tre settimane.
Questa procedura può essere ripetuta più volte, non è troppo onerosa né stressante per il paziente. Occorre sottolineare che può non essere la soluzione ideale, la tumefazione tende a recidivare facilmente.
Inoltre ci sono cani ad esempio che male sopportano il bendaggio contenitivo.
Soluzione chirurgica?
La maggior parte delle volte si tende a consigliare l’intervento chirurgico per ripristinare la naturale conformazione del padiglione anche se il rischio della cicatrizzazione della ferita chirurgica può provocare un effetto antiestetico nel tempo, una sorta di lieve accartocciamento dell’orecchio poco gradito dal proprietario determinato dalla inevitabile retrazione cicatriziale.
Esistono diverse tecniche chirurgiche che si possono adottare in funzione delle dimensioni dell’orecchio e delle razze, della esperienza clinica che non descrivo in questa sede.
Personalmente ho avuto modo di operare cani che gatti con ottimi risultati, ma occorre precisare che il padiglione resta una zona molto sensibile per l’animale e suscita molto dolore.
Soluzione omeopatica?
Intendo chiarire che non esiste un rimedio omeopatico specifico per l’otoematoma!
Da premettere che non tutti i pazienti possono essere sottoposti a sedazione generale, basti pensare a cani anziani, cardiopatici, epilettici, oppure il proprietario ha avuto esperienza pregresse con lo stesso cane o altro cane precedente e preferisce evitare l’iter pre e post-operatorio tradizionale.
Non è infrequente che il proprietario mi contatti per la soluzione del problema.
Devo ammettere che l’approccio omeopatico può essere incoraggiante, ma occorre precisare che non fornisce un esito immediato, occorre un tempo più o meno ragionevole (non si può pretendere che in una o due settimane l’otoematoma scompaia come per magia), non funziona in questo modo.
Il versamento ematico raccolto deve avere il tempo di essere riassorbito gradualmente dal sistema vascolare dell’orecchio che deve essere ripristinato.
Ogni caso fa storia a sé e prevede una procedura prescrittiva singola, adatta al singolo paziente secondo i dettami della Omeopatia Unicista.