Dott. Fabio Antonioni
In questo caso l’impiego della terapia tradizionale non sembra sortire l’effetto sperato in tempi sufficientemente brevi; il rimedio omeopatico adatto consente di accelerare il processo di guarigione ed offre al cane un sollievo immediato e duraturo.
Marzo 2012
DUKE incrocio di spinone italiano di 12 aa
Cane molto energico utilizzato per ricerca del tartufo
“… non sta bene, non si regge neppure in piedi, non so cosa abbia, d’improvviso, fa così! “
Lamenta: inappetenza, scarsa sete, abbattuto, indebolito, depresso, fatica addirittura a reggersi in piedi, tremori generalizzati.
Visita clinica
T° rettale 39,6°C
Postura da falsa cifosi, addome teso e contratto ma non dolente alla palpazione profonda, testa e collo vengono mantenuti bassi, come se avesse dolore.
In corrispondenza della regione perineale noto la presenza muco denso, appiccicoso simil-purolento di origine vescicale.
Sospetto diagnostico di cistite acuta di origine batterica ( batteri piogeni).
Richiedo il ricorso ad altri esami diagnostici ma il proprietario mi chiede se al momento è possibile sottoporre il so cane ad un ciclo di terapia antibiotica per bloccare l’infezione in vescica.
Procedo con la terapia iniettabile a base di antibiotico ed antinfiammatorio da ripetere almeno tre giorni come da protocollo.
3 gg dopo
La situazione non migliora, DUKE non sta affatto bene, è ancora debole, fatica a reggersi in stazione quadrupedale, persistono i tremori anche se ridotti di intensità.
Il proprietario mi fa presente che la cura non sortisce l’effetto sperato ed appare preoccupato sul da farsi.
Visita di controllo
T° rettale 38,6°C
la regione perineale si mostra ancora sporca ed imbrattata di muco catarrale denso.
Sembra che una volta a casa, DUKE abbia urinato una sola volta, persiste l’inappetenza, beve qualcosa di più.
Addome contratto, duro, rigido, quasi marmoreo non appena provo a palparlo.
Al controllo rettale la prostata non appare né dolente né ingrossata, non ci sono feci o fecalomi nel lume rettale, quindi escludo al momento in interessamento della ghiandola.
Alla cateterizzazione le urine si presentano di aspetto torbide e dense simil-purolente, un quadro di cistite acuta grave.
DUKE sopporta davvero male la presenza del catetere, si dimena sul tavolo visite ed il proprietario fatica a tenerlo, presenta tenesmo e si lamenta.
A questo punto decido di intervenite con un rimedio omeopatico adatto alla circostanza che inietto in associazione alla terapia antibiotica.
2 gg dopo
Temperatura corporea 38.4 °C
Ormai sembra avere riacquistato la sua proverbiale energia.
Al controllo irrigidisce l’addome quando provo a palpare la vescica, prelevo un campione di urina e la situazione appare decisamente soddisfacente ( vedi foto sopra).
Le urine sono decisamente migliorate nell’aspetto, più limpide, all’esame delle urine il quadro sta rientrando alla normalità, persiste una lieve proteinuria.
7 gg dopo
Miglioramento progressivo della cistite acuta, DUKE riprende il suo solito appetito, continua ancora per qualche giorno la terapia omeopatica.
10 gg dopo
il cane si riprende splendidamente, non solo ma il proprietario garantisce che si è rimesso a fare le solite marachelle di prima.
Le urine sono tornate normali, feci regolari, T corporea nella norma.
Conclusioni
Qui la terapia tradizionale con antibiotico inizialmente non ha contribuito ad alcun progresso iniziale, solo dopo la associazione con il rimedio omeopatico di circostanza il risultato non si è fatto attendere, le urine sono cambiate velocemente ed il cane ha ripreso la sua proverbiale energia di sempre.
Fortunatamente potevo contare sulla collaborazione e sulla fiducia del mio cliente che ha seguito le mie indicazioni ed i suggerimenti.