Cistite: il caso di LILLI- UROLOGICO

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Dott. Fabio Antonioni

Certosino: il gatto blu che ha conquistato milioni di persone
Foto estratta da internet

La terapia omeopatica offre sempre la soluzione alla gestione del quadro acuto qualora ci sia la piena fiducia ed un minimo di collaborazione da parte del proprietario. Molte volte siamo spiacevolmente inermi di fronte a situazioni che interferiscono col nostro lavoro di terapeuti “non convenzionali”.

Non sempre i consigli del Veterinario Omeopata vengono recepiti e seguiti alla lettera.

Dicembre 2007

Arriva LILLI gattona trovatella sterilizzata di circa 4 anni e mezzo dal colore grigio tipo certosino,

“…. la mia gatta resta immobile!…. già da questa mattina ha assunto uno strano comportamento,  tende ad isolarsi ed a stare nascosta, cosa davvero insolita per lei che è una gatta abituata a stare in famiglia anche se ha la possibilità di vivere fuori e dentro casa, godendo di un ampio giardino.

Quando ho provato anche solo a toccarla la gatta si è lamentata e ha mugolato come se avvertisse dolore. Sono preoccupata che possa avere avuto un trauma”.

Alla visita clinica la gatta appare in buono stato di salute, è perfettamente cosciente anche se sembra stare rannicchiata comodamente dentro il suo trasportino.

Una volta fuori tutto sembra nella norma anche se avverto una certa resistenza nella palpazione addominale profonda, la vescica è piena ed indurita, ispessita, rigida e dolente al tatto, basta una minima pressione per provocare un lamento.

Durante questa operazione la gatta riesce ad emettere un po’ di urina e mi appresto a fare l’esame delle urine tramite stick.

L’esame evidenzia una leucocitosi cioè un amento dei globuli bianchi, presenza di proteine, glucosio, peso specifico tendenzialmente ipostenurico, ph decisamente alcalino.

Sospetto un quadro compatibile con una cistite acuta infiammatoria.

Non escludo possano essere presenti cristalli di struvite ma non riesco a tenere ferma la gatta per effettuare una buona cistocentesi, la signora non mi è di grande aiuto proprio per la posizione sul fianco scomoda, la gatta reagisce violentemente al minimo tocco dell’addome.

La signora mi dice che va nella sua cassetta e non riesce ad emettere nulla se non qualche goccia di urina.

Al momento preferisco non procedere con la solita sedazione e provo con un rimedio omeopatico sintomatico da somministrare per qualche giorno.

Due giorni dopo

Al controllo la gatta tende ad essere sempre più nervosa e si rende difficile poterla solo toccare, meno disponibile, reagisce nervosamente soprattutto quando viene sdraiata sul lato dx, mentre sul lato sx il dolore pare essere meno intenso.

Inappetente da due giorni beve anche poco o nulla.

Nel frattempo provvedo a procurarmi una diluizione diversa del rimedio prescritto: 10 gocce una volta die per 5 gg.

A distanza di una settimana

LILLI sta decisamente meglio la sua cistite acuta appare sotto controllo, va nella sua cassetta ad urinare spontaneamente senza lamentarsi, ha ricominciato a mangiare con regolarità come prima.

Consiglio una terapia dietetica specifica per evitare eventuali recidive.

Al controllo la gatta appare meno sofferente alle manipolazioni, addome è decisamente più palpabile, la vescica meno dolente.

Il problema in realtà sembra risolversi ma la signora sospende di sua iniziativa la terapia omeopatica prescritta con il risultato di una inevitabile ricaduta a distanza di una settimana. Quindi torna dal sottoscritto.

“…. va nella sua cassetta igienica ma emette solo qualche goccia di urina, questa volta ha potuto notare la presenza di sangue dal momento che ha urinato direttamente sul pavimento.”

Consiglio di riprendere la somministrazione del rimedio due volte al giorno per altri 10 giorni e questa volta cerco di essere più categorico.

Negli anni successivi avrò modo di tornare a somministrarle lo stesso rimedio a differenti diluizioni  nei rari momenti in cui andrà in crisi sempre con ottimi risultati.