Intossicazione da PFAS- TOSSICOLOGIA

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Dott. Fabio Antonioni

Riguarda in prevalenza una intossicazione cronica riconosciuta a carico dell’uomo.

Grazie a RAI TRE che ne ha parlato il giorno 09 Giugno 2021, vorrei sintetizzare l’argomento.

Cosa sono i PFAS?

Sono composti chimici utilizzati dalla industria e capaci di rendere impermeabilizzanti all’acqua ed ai grassi.

Composti interessanti per l’industria tessile ma non solo, normalmente impiegati per rendere impermeabile alcuni tessuti come il GORE-TEX ad esempio, tappeti, pelli, ma ancora li ritroviamo negli insetticidi, schiume antincendio, vernici, rivestimenti per contenitori alimentari, cere, detersivi, oppure per rendere antiaderenti le padelle (teflon), negli ammorbidenti, shampoo, balsami, cosmetici, creme solari, inchiostri, prodotti medicali, dentifrici, fili interdentali, pellicole fotografiche, superfici murarie, e materiali per elettronica fino alla contaminazione delle falde acquifere e dell’acqua potabile ( nelle zone ad alta concentrazione industriale come nel Veneto tra la provincia di Vicenza, Verona, Padova).

Zona inquinata

Cosa sono chimicamente?

Sono sostanze a fase di fluoro (Fl) e precisamente appartengono al gruppo dei perfluoroalchilici, composti organici formati da una catena alchilica di lunghezza che può andare da 4 a 14 atomi di carbonio che vengono fluorurate, cioè si sostituisce l’atomo di H (Idrogeno) con l’atomo di Fluoro (Fl).

Se ne conoscono oltre 4700 ma se ne stimano molti di più.

Sono composti sintetizzati a partire dagli anni ’50 ed utilizzati a partire dagli anni ’70 su vasta scala.

Tra di essi ci sono anche i PFOA, i PFOS ed altri.

Perché sono ritenuti pericolosi?

Sono composti considerati veri e propri inquinanti ambientali, molto resistenti, entrano nelle falde acquifere e quindi anche nella catena alimentare attraverso la contaminazione del suolo e quindi della vegetazione, delle coltivazioni agricole e degli animali che li assumono (carni).

Esiste un potenziale pericolo di tossicità per il personale da inalazione diretta o ingestione di polveri soprattutto per coloro che hanno lavorato in queste industrie chimiche.

Ne sanno qualcosa in alcune zone del Veneto in provincia di Vicenza dove sono stati riscontrati i primi casi di intossicazione cronica.

Sintomi tossicologici nell’UOMO

Sembra che interferiscano a livello endocrino soprattutto con gli ormoni riproduttivi: estrogeni, progesterone, testosterone.

Può essere colpita anche la ghiandola tiroide.

Il problema più grande è la tossicità cronica a seguito di prolungata esposizione e contaminazione dell’organismo con queste sostanze tossiche.

Vengono segnalati: tumori testicolari, disfunzioni e/o malattie della tiroide, colite ulcerosa, aumento del colesterolo ematico in persone adulte.

Il problema coinvolge anche i neonati con insorgenza di: patologie neonatali, diabete gestazionale, neonati sottopeso, neonati con anomalie del SN, neonati con anomalie del sistema circolatorio o turbe cardiache, bambini con disturbi a livello cognitivo, disturbi neuro-comportamentali.

Catena alimentare contaminata

Conclusioni

La cattiva imprenditoria basata sul profitto viaggia di pari passo alla inesorabile contaminazione ambientale con veleni che l’uomo è stato capace di realizzare.

Il vessillo della scienza moderna che tanto sventoliamo ai quattro venti ci ha trasformato in vittime silenziose di uno sviluppo industriale che ci ha costretto a barattare la nostra salute in nome di ciò che chiamano “benessere sociale”.

La delocalizzazione di processi industriali scomodi in paesi sottosviluppati sembra nascondere il problema per favorire i soliti speculatori del momento che vanno ad inquinare altrove.

Una soluzione davvero ingegnosa per l’uomo moderno, si preferisce chiudere gli occhi e far pagare un conto salato alle nostre future generazioni, accecati da troppa stupidità e poca lungimiranza.

E poi ci illudono con parole come “green, ecosostenibile, biologico” senza sapere che sono spot pubblicitari che ci stanno proponendo quale soluzione al problema, la solita sceneggiata.

E poi vedo storcere il naso quando cerco di propormi con la Medicina Omeopatica naturale che è veramente green?

D’altronde la civiltà moderna, evoluta, per intenderci quella dell’uomo sapiens sembra ormai orientata a puntare sulla autodistruzione del Pianeta.

Siamo sicuri di essere la specie animale più evoluta ed intelligente?