Alla base della Empatia- COMPORTAMENTALE

Dott. Antonioni Fabio Veterinario Omeopata  > Patologie >  Alla base della Empatia- COMPORTAMENTALE
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Dott. Fabio Antonioni

Cosa c’è alla base del comportamento o dell’istinto materno, della predisposizione alla interazione sociale che contraddistingue i Mammiferi, quale è il collante? chi ne è il responsabile?

OSSITOCINA, l’ormone delle carezze.

Di cosa si tratta?

Si tratta di un neurotrasmettitore, chimicamente è un ormone peptidico composto da 9 aminoacidi (AA) il nome siglato è OXT e viene prodotto dai centri ipotalamici dell’organismo di tutti i Mammiferi (Neuroipofisi).

Non a caso ho detto Mammifero, specie animale che possiede la prerogativa di allevare in grembo la prole e poi di allattarla e qui entra ancora in gioco la ossitocina.

OSSITOCINA

E’ l’ormone solo femminile?

Potremo dire che la OXT è l’ormone tipico delle donne o dei mammiferi di sesso femminile dal momento che si attiva solo nella fase terminale del parto stimolando le contrazioni dell’utero e favorendo l’attività espulsiva con l’ingresso del feto nel canale del parto, non solo continua anche nella fase del travaglio favorendo l’eiezione di latte.

La stessa poppata del piccolo nato attraverso l’atto di suzione stimola a sua volta la sintesi e la liberazione di nuova ossitocina da parte della neuroipofisi che stimola gli alveoli della ghiandola mammaria a rilasciare il latte.

Da precisare che l’ossitocina non sembra innescare il meccanismo del parto dettato dagli ormoni sessuali ma lo facilita.

Si usa negli animali come farmaco?

In campo veterinario l’uso della ossitocina è consentito solo per scopi ostetrici durante le fasi del parto quando cessano le contrazioni uterine oppure risultino inefficaci ed esiste un pericolo reale di morte fetale.

In campo buiatrico viene utilizzata ossitocina esogena ( sintetica) per via parenterale allo scopo di stimolare l’eiezione meccanica di latte dalle mammelle e ridurre il rischio di ingorgo ghiandolare con pericolo di mastite in soggetti particolarmente nervosi ed irrequieti (bovine primipare ad esempio).

E’ l’ormone che rafforza i legami?

Non solo ma l’OXT è l’ormone che rafforza il legame tra la figura materna e quella del nascituro, funge da legante, è capace di saldare questa relazione che si realizza attraverso il riconoscimento a livello olfattivo.

In verità si tratta di un ormone prodotto anche in misura minore anche nel soggetto maschile, tende a stimolare il contatto fisico e  favorisce  un approccio amichevole ad esempio, è l’ormone che viene liberato nei momenti di tenerezza, quelli più dolci, intimi, agevola l’interazione sociale, l’empatia.

Non è un caso trovare animali maschi (cani o gatti) che abbiano una particolare predisposizione alla difesa della prole o dei piccoli, ciò significa che sono in grado di produrre più ossitocina di altri soggetti consimili e ciò li predispone più di altri a manifestare un senso materno innato puntando alla coesione sociale nel gruppo di appartenenza.

Sperimentalmente si è visto che gli uomini maschi che hanno una concentrazione più elevata di ossitocina tendono ad essere più fedeli nei confronti delle loro compagne.

In sintesi?

Quindi si tratta di un ormone che interviene e determina comportamenti particolari legati alla affettività, alla interazione sociale, alla empatia, un ormone che interferisce sulla emotività.

E’ riconosciuto come l’ormone delle coccole, degli abbracci, dei baci, delle effusioni affettive.

Ma non è tutto, la OXT entra anche a far parte della categoria di ormoni che svolgono una azione vasomotoria ed antidiuretica, finisce per giocare un ruolo anche nella regolazione della pressione arteriosa anche se in maniera modesta.

Per contro determina la vasocostrizione diretta dei vasi ombelicali (arterie e vene) nella fase terminale del parto consentendo la rottura del cordone ombelicale senza troppe conseguenze o rischi per la partoriente.

Che centra con la Medicina Omeopatica?

Non sono mai stato un sostenitore dell’uso di ossitocina sintetica negli animali e da quando mi occupo di Omeopatia ho scoperto rimedi omeopatici capaci di stimolare il parto, le contrazioni uterine e l’eiezione di latte dalla mammella senza conseguenze e controindicazioni, ciò mi ha permesso di non fare più uso di ossitocina parenterale nei piccoli e grossi animali.

Personalmente ho avuto modo di constatare che, per quanto l’effetto parenterale della ossitocina risulti breve, è in grado di innescare stimolazioni uterine intense a livello uterino per la partoriente, che possono comunque essere necessarie in caso di emergenza, ma occorre anche tenere presente che le contrazioni muscolari indotte dal farmaco risultano dolorose.

Quindi sapete come la penso!