Vitamine- INTEGRATORI

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Dott. FABIO ANTONIONI

VITAMINE

Vediamo di affrontare l’argomento cercando di offrire qualche breve informazione anche di carattere storico, lo faremo attraverso la solita formula della domanda e risposta.

Cosa sono le vitamine?

Le Vitamine sono dei composti organici contenuti comunemente negli alimenti in piccole quantità e risultano essere indispensabili perla vita ed il benessere degli organismi animali.

Malattie carenziali: cenni storici?

  1. Scorbuto: carenza da vit.C , tipica malattia dei marinai che soffrivano di scorbuto, una delle malattie più antiche che venne curata grazie ad un medico britannico nel 1793 con succo di limone o arancia. Conosciuta anche nell’antico Egitto dei faraoni. Decimò l’80% della flotta di Ferdinando Magellano ( 1520) che circumnavigò il globo terrestre. Sono nel 1932 vene isolate e sintetizzato l’acido ascorbico.
  2. Beri beri: carenza di vit. B1 tipica nel Medio Oriente determinata dalla raffinazione della farina di riso. Nel 1883 la Marina giapponese dimostrò che era provocata dalla perdita della componente fibrosa causata dalla privazione del tegumento esterno del riso. Provoca disturbi a carico del sistema nervoso periferico con polineuriti nella forma secca, oppure problemi cardiovascolari nella forma definita umida
  3. Pellagra: carenza di vit B3 ( vit PP) o di triptofano ( il suo precursore) colpiva popolazioni che si alimentavano esclusivamente con farine di mais o sorgo, si scoprì la causa nel 1912. Malattia che si diffuse in Italia nelle popolazioni venete e friulane, non così le popolazioni lombarde che consumavano polenta di mais con il latte. Malattia che portava a morte, definita la malattia delle 4 “D”.

Quante sono le Vitamine?

Vengono distinte in funzione della loro solubilità in due categorie:

  1. Vitamine idrosolubili : gruppo delle vit. B e vit. C
  2. Vitamine liposolubili: vit A, D, E, K

Le vitamine idrosolubili erano considerate sino al 1920 come un solo composto, oggi è dimostrato che la famiglia delle vitamine del gruppo B sono almeno 15, pertanto vanno dalla B1 alla B15. Da precisare che non tutte sono definite vitamine in senso stretto, alcune sono dei vitaminoidi. Tutte contengono almeno un atomo di azoto (N) e svolgono una azione coenzimatica. Intervengono  a pieno titolo nel metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei lipidi.

Le vitamine liposolubili sono presenti negli alimenti contenenti grassi o lipidi come frutti oleosi, oli vegetali, burro, panna, latte intero.

Perché sono importanti?

Basti pensare che sperimentalmente è stato dimostrato che una alimentazione fatta solo di proteine, carboidrati, grassi e sali minerali chimicamente puri non è sufficiente per garantire tutti i processi vitali dell’organismo perché incapace di sintetizzarli.

Mentre gli enzimi * o gli ormoni sono sintetizzati dall’organismo vivente, le Vitamine devono essere assunte attraverso la alimentazione.

Da precisare che alcune vitamine vengono sintetizzate anche da alcuni batteri del tratto intestinale definite come tali endogene oppure sintetizzate attraverso dei precursori introdotti con il cibo.

Il mondo vegetale invece è del tutto autosufficiente perché in grado di sintetizzare tutte le vitamine.

In sintesi le Vitamine sono importanti perché entrano nei sistemi enzimatici attivandoli e consentono la regolazione del metabolismo per il mantenimento dei processi vitali.

Le Vitamine e gli enzimi sono direttamente collegati.

*enzimi: si definisce enzima un catalizzatore biologico, cioè capace di accelerare una reazione chimica, quindi tendono ad aumentare la velocità della reazione biochimica.

Dove si trovano?

Si trovano contenute nei cibi in una percentuale piccola pari all’1% del peso secco del cibo ingerito. 

In natura vanno assunti per via alimentare oppure attraverso vere e proprie integrazioni farmacologiche.

Quali le cause scatenanti delle carenze?

  1. Errato regime alimentare: ancora oggi può essere responsabile di carenze vitaminiche,
  2. Trattamenti chimici: concimazioni massive sul terreno che spingono ad una produzione massiva
  3. Derrate alimentari: preparazioni, metodi di conservazione, raffinazione o preparazioni delle materie prime
  4. Inquinamento: delle falde acquifere e quindi acqua usata per la comune irrigazione dei campi.
  5. Trasformazione industriale: la filiera si basa sulla esigenza di produrre grosse quantità a scapito della qualità degli alimenti ( oggi l’opinione pubblica è più attenta alla etichetta *)
  6. Biodisponibilità degli alimenti: molte vitamine sono contenute negli alimenti ma non sono biodisponibili tal quali ( es: vit B3 nel mais oppure la vit C nel cavolo)

La tendenza del mondo moderno a consumare cibi veloci, preconfezionati o riscaldati magari precotti, surgelati, inscatolati, raffinati (farine) o degrassati e magri (latte o latticini) può essere causa di errori dietetici che possono causare una progressiva carenza.

Il consiglio di mangiare poco ma tutto sopperisce a questo potenziale rischio, cioè alternare carne e pesce con verdure e frutta, preferire grassi insaturi di origine vegetale a quelli saturi di origine animale offre una buona linea di condotta.

Stessa cosa accade con i nostri animali che finiscono per consumare mangimi palettati cioè trattati termicamente che devono essere arricchiti con oligoelementi e vitamine artificiali con il potenziale rischio di provocare nel lungo periodo un fenomeno opposto, quello dell’eccesso o iperavitaminosi che sono altrettanto pericolose, comune quella della vitamina A nel cane o nel gatto ad esempio. 

*Occorre chiarire che il valore vitaminico dichiarato  nella confezione per ogni singolo alimento finito costituisce solo una indicazione relativa e non assoluta perchè si tratta di un valore variabile e non costante.

Da premettere che le manifestazioni da carenze vitaminiche si instaurano lentamente nel tempo con lesioni che si sviluppano con gradualità.