Il rimedio omeopatico nei cuccioli rappresenta un approccio ideale facile da somministrare e del tutto privo di effetti indesiderati.
Quando si adottano gatti piccoli abbandonati, trovatelli si dà per scontato che possano abituarsi alla nostra presenza.
Non è sempre facile abituarli ai rumori tipici dell’ambiente domestico, quindi l’attitudine alla convivenza non è un evento spontaneo ma coincide con un adattamento graduale non sempre scontato specie quando si vive in aperta campagna.
In questa circostanza il rimedio omeopatico ha svolto una duplice funzione benefica, sul piano fisico ha favorito un corretto sviluppo corporeo, su un piano psicologico ha consentito una rapida attenuazione di quelle reazioni istintive tipiche di gatti trovatelli che manifestano segni evidenti di disadattamento sociale, loro malgrado.
Il fenomeno rappresenta la causa primaria di ulteriori abbandoni nelle fasi successive soprattutto quando ci sono di mezzo bambini piccoli, quindi occorre fare in modo che ciò non avvenga.
Giugno 2011
Gattina europea bianco e grigia di circa 35 gg, trovata in un cantiere edile rintanata dietro ad un cespuglio.
“ … stai attento perché è un gatto decisamente selvatico e non si fa toccare così facilmente, non so come possa reagire … non so nemmeno se sia maschio o femmina”.
Neppure il tempo ad aprire il trasportino che quella che si rivelerà essere una gattina femmina, una cosina davvero minuta schizza fuori come un proiettile.
Riesco a prenderla al volo ma la sua reazione è imponente, una vera e propria tigre infuriata!
Con un movimento rapido di torsione del busto sfodera tutta la sua aggressività innata e pianta tutte le sue le unghie e l’intera arcata dentale sulla mia mano facendola sanguinare vistosamente.
La devo contenere per la coppola sul tavolo visite con energia, mentre con la mano ferita tento di tamponare il sangue che zampilla fluente.
Come provo anche solo un attimo a mollare la presa comincia a scatenarsi tornando a mordere e graffiare con una forza davvero incontrollata apparentemente inspiegabile in un soggetto così esile.
Probabilmente male si abituerà a restare relegata in un appartamento, tanto più sperare possa giocare con il bambino di 4 anni, il rischio reale è che non si possa abituare alla forzata convivenza domestica.
Per ora in casa tende a nascondersi, non si lascia prendere o toccare se non per fugaci momenti come per il cibo, divorando tutto in pochi minuti.
Decido di intervenire con un rimedio omeopatico per tentare di ridurre al minimo quei suoi eccessi istintivi esasperati e pericolosi per il bambino che vorrebbe giocarci.
5 gocce del rimedio omeopatico costituzionale mattino e sera mescolate al cibo per due settimane.
10 gg dopo
“ ..con quelle gocce decisamente più docile almeno si è abituata alla presenza dei componenti della famiglia, riesce a farsi toccare di più, è cambiata, molto più tranquilla sin da subito, ci sono momenti in cui si fa anche accarezzare, delle volte è lei stessa a cercare le coccole”.
Alla visita riesco a contenerla anche se riesce a scappare e la devo rincorrere per lo studio, cerca di infilarsi in ogni angolo per sottrarsi alla mia presenza soffiando continuamente, ma questa volta evito di farmi ferire.
Gradualmente la situazione migliora in ambito domestico con la piena soddisfazione del cliente.
Noto con stupore che è cresciuta rapidamente in altezza nel giro di 10 gg, le sue zampette si sono vistosamente allungate (longilinea) e la signora mi conferma che ha fatto un cambiamento notevole considerato quanto le avevo prospettato alla prima occasione.
Per il resto è sempre molto diffidente, spaventata, iperattiva, corre per casa, salta dappertutto, soffia alla mia presenza anche se non presenta midriasi ma prova comunque a reagire con un morso alla prima occasione di approccio diretto che riesco abilmente ad evitare.
Eseguo una profilassi vaccinale ed una sverminazione iniettabile dal momento che la signora mi dice che qualche gg prima ha vomitato vermi filiformi, un problema sanitario da gestire in presenza di un bambino piccolo appare doveroso.
Riesco anche a fare una foto attraverso le grate del trasportino che non apro per paura che mi possa scappare via.
La foto rivela la sua aria all’apparenza innocua ed innocente.
Chiedo di proseguire con le gocce omeopatiche per assopire il suo animo istintivo e ribelle che in parte sembra essersi affievolito quel tanto che basta per sperare in una convivenza forzata senza troppi drammi.
Due mesi dopo
“ La gattina sta bene, si sta ambientando, addirittura ora si lascia toccare, mai avuto problemi con il bambino, dorme con noi sul letto o per lo meno me la trovo lì al mattino.”
Continua la terapia omeopatica a gg alterni come stabilito ancora per un mesetto.
“ ah.. pensando a come ti ha ridotto la mano la prima volta mi è venuto in mente il nome da darle, l’ho chiamata TIGRI’”
Mai nome fu tanto appropriato!