Lattoferrina- INTEGRATORE

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Dott. Fabio Antonioni

Curioso che le informazioni tratte da internet spesso siano unidirezionali, viene presentata e proposta come panacea di tutti i mali, ennesima fakenews?

Di cosa si tratta?

Si tratta di una glicoproteina composta da una catena polipeptidica comprendente 703 AA.  Si tratta di una Proteina capace di sequestrare il Ferro rendendolo biologicamente utilizzabile, lega il Fe 3+

Si presenta in tre forme:

  1. Apolattoferrina priva di Ferro
  2. Lattoferrina monoferrica con uno ione Ferro
  3. Ololattoferrina con due ioni Ferro

La Lattoferrina viene indicata anche con la sigla LF, viene chiamata anche Lattotransferrina.

Dove è contenuta?

Come dice il nome stesso ha a che fare con il latte.

È stato scoperto nel latte vaccino nel 1939 da Sorensen e Sorensen ma presente anche nel latte umano, è stata rilevata una quantità pari a circa 2gr/litro. Si è potuto verificare che il colostro ne è particolarmente ricco.

Contenuto anche in latte di: capra, cammella, bovina, scrofa, ratto, asina, coniglia, cavia.

Non solo, si è visto che la LF è contenuta anche nelle lacrime, nella saliva e nei fluidi organic, nel succo pancreatico e nei globuli bianchi.

Quali funzioni ha?

Assunta con il colostro dal neonato raggiunge la sede intestinale dove svolge la sua prima azione immunomodulante ed antimicrobica formando una sorta di prima barriera immunitaria aspecifica a carico delle cellule epiteliali.

Non solo regola l’assorbimento del Ferro a livello intestinale e partecipa allo sviluppo della flora microbica intestinale.

Viene ritenuta una Proteina che svolge un effetto antimicrobico perchè capace di interferire o di competere con virus e batteri sulla capacità adesiva a carico della membrana cellulare.

L’azione sequestrante del Fe che serve per la replicazione di microrganismi Gram negativi o Gram positivi, priva gli stessi di poter utilizzare il ferro.

La LF è contenuta anche nei Globuli bianchi e precisamente nei granuli dei Neutrofili che sono quelli che si attivano in corso di infezioni da microorganismi rendendola rapidamente disponibile.

La LF interviene anche nella attività degli osteoblasti e dei condrociti per la produzione di tessuto osseo e cartilagine.

Azioni biologiche svolte?

Vengono citate:

  • attività immunomodulatoria (stimola Linfociti T)
  • antinfiammatoria ( modula citochine proinfiammatorie)
  • antibatterica
  • antivirale ( HIV, Citomegalovirus, Herpes simplex)
  • antimicotica (Candida albicans)  
  • antiparassitaria
  • antitumorale ( attiva le cellule Natural Killer o NK)

La corsa a procurarsi la LF?

Ultimamente si è sparsa l’idea in campo umano che assumere integratori a base di Lattoferrina potesse rendere immuni dal Covid 19, pertanto integratori a base di Vit. C ( vedi articolo) e Lattoferrina sono andati a ruba nelle farmacie.

E che dire della campagna di integrazione con colostro allo scopo di apportare LF?

Nel passato anche in veterinaria, a seguito degli studi fatti sull’uomo, si era cavalcata l’opinione che una integrazione a base di Lattoferrina e Lisina potesse impedire l’infezione da Herpesvirus tipo 1 (FHV-1) responsabile della Rinotracheite infettiva nei gatti o comunque ridurre la sintomatologia in animali infetti ( vedi articolo). Non solo si era arrivati a pensare che la LF potesse guarire da alcune malattie infettive come la Calicivirosi o la immunodeficienza felina (FIV).

Si è rivelata essere l’ennesima fakenews!

Significato della LF nel cane?

Da una ricerca giapponese recente sembra che la ricerca di una serie di peptidi antimicrobici che regolano lo stato immunitario dell’intestino annovera la LF come possibile marker per individuare e distinguere le malattie intestinali idiopatiche (IBD) dai linfomi intestinali nel cane analogamente a quanto si fa nell’uomo.

Si è riscontrato che valutare il livello duodenale di peptidi antimicrobici che rientrano nella categoria delle AMPs ( BPI, LF,SLP, lisoenzimi, CBD103) sia un modello sufficientemente sensibile per fare diagnosi differenziale per IBD nel cane.

Significato della LF nelle feci dell’uomo

Nell’uomo si è riscontrata la presenza di LF elevata in concomitanza di problemi a livello dell’apparato gastroenterico in seguito a: morbo di Chron, colite ulcerosa (CU) ed infiammazione cronica intestinale (MICI che corrisponde alla IBD in campo veterinario).

La LF misura l’intensità di infiammazione della parete intestinale a seguito della migrazione dei neutrofili che la rilasciano, pertanto il suo valore consente la diagnosi di malattia infiammatoria intestinale e comunque serve anche come monitoraggio di pazienti cronici in fasi di riacutizzazione della patologia.

Cosa provoca il suo eccesso?

Dissenteria, eruzioni cutanee, inappetenza, stanchezza, brividi, costipazione.