Di cosa si tratta?
Si tratta di una condizione ortopedica frequente in cuccioli dai 5 ai 8-12 mesi che presentano zoppie improvvise.
Colpisce le ossa lunghe.
Può essere causa di zoppia acuta a carico delle zampe anteriori ma ultimamente si è scoperto colpire anche quelle posteriori.
Come si presenta?
Il sintomo algico è dominante e migrante, cioè può essere interessata prima una articolazione poi progressivamente vengono colpite altri distretti, quindi il cane presenta una zoppia prima ad una zampa, poi all’arto controlaterale per poi ripresentare il problema alla prima zampa e così via.
Chi ne è colpito?
Colpisce in prevalenza i maschi e meno le femmine. Attualmente ne sono interessati le razze di cani medio grandi.
Talvolta in cani adulti si tratta di rilievi radiologici occasionali che mettono in evidenza i segni ortopedici tipici ma che risulta asintomatica, in tali circostanze la zoppia può essersi manifestata solo in giovane età.
Quali sono i fattori scatenanti?
Le cause eziologiche sono poco conosciute, si tende a parlare di patologia multifattoriale, si fanno differenti ipotesi: stress, turbe metaboliche, endocrine, fattori genetici, ecc..
Sicuramente una delle cause più accreditate è di natura alimentare con la insana tendenza ad alimentare i propri cani con razioni troppo spinte.
Spesso gli stessi Allevatori consigliano ai propri clienti mangimi secchi bilanciati ma che denunciano tassi proteici elevati per sostenere l’accrescimento corporeo ed osseo-muscolare rapido di cuccioli di grossa taglia, ma non è l’unica causa.
Non si esclude l’uso indiscriminato di integratori da parte di proprietari solerti, magari palestrati che vogliono mantenere in forma il proprio cane trasformandolo in un atleta che corre e salta.
Quando si esagera nell’apporto di macroelementi come il Ca; P; Mg, il rischio aumenta! Gli integratori possono fare male quando non strettamente necessari!
Intanto la panosteite viene considerata un disturbo autolimitante ma con prognosi favorevole.
Quale la terapia prevista?
La prassi prevede:
- riposo
- antinfiammatori FANS
- corticosteroidi (che non possono mancare anche in un cucciolo!).
E con la Medicina Omeopatica?
Si tratta di un disturbo ortopedico che può essere gestito dal Veterinario Omeopata evitando l’uso indiscriminato di farmaci prescritti con la solita disinvoltura.
Chiaramente l’antiinfiammatorio nel cucciolo provoca vomito, pertanto il Veterinario tradizionale tende ad associare l’antiacido di turno che i tossicologi umani sconsigliano per i loro effetti.
Ultimamente sono stati ritirati dal commercio lotti di ranitidina e si è parlato di pericolo cancerogeno provocato dalla presenza di eccipienti presenti nel farmaco.
Purtroppo molti dei farmaci che comunemente si utilizzano nella pratica professionale presentano lati oscuri e la classe medica non è messa nelle condizioni di conoscere ogni aspetto della molecola farmacologica che prescrive.