Prostata ed Omeopatia – UROLOGICO

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Dott. Fabio Antonioni

La Prostata è una ghiandola dei cani maschi dell’apparato urinario che può andare incontro a processi infiammatori, degenerativi o neoplastici che ne alterano la funzionalità.

Cercheremo di fornire qualche chiarimento sotto forma di domande alle quali daremo una risposta chiara e comprensibile.

Dove è localizzata?

ANATOMIA

In sintesi, la ghiandola prostatica è situata in addome a ridosso della vescica proprio nel punto di uscita della urina a livello di quella porzione di uretra che prende il nome di uretra prostatica proprio perché la stessa ghiandola finisce per avvolgere come un manicotto questa porzione.

Ogni qual volta la ghiandola prostatica si ammala, ad esempio di infiamma e/o tende ad aumentare la sua dimensione finisce per provocare un restringimento meccanico del canale uretrale rallentando, alterando, ostruendo più o meno parzialmente l’uscita della urina dalla vescica.

Quando si ammala la prostata?

Solitamente i cani intorno al 7°-8°-9° anno di età possono manifestare i primi sintomi a carico di questa ghiandola, pertanto tratteremo di una serie di disturbi che coinvolgono i nostri amici cani.

Da premettere che possono essere colpiti cani di grossa taglia e cani di piccola taglia indistintamente.

Nel gatto maschio è meno frequente che questa ghiandola possa ammalarsi, non si conoscono le motivazioni.

Cosa nota il proprietario?

Il disturbo più frequente che riscontra il Proprietario è legato alla difficoltà del cane al momento della minzione con evidente deficitnellaemissione di urina sia in termini quantitativi che temporali.

In pratica l’urina può uscire in quantità ridotta, il getto non appare come al solito ma può essere ridotto oppure emesso goccia a goccia.

Talvolta il cane dà l’impressione di dover spingere per stimolare il mitto o l’emissione di urina che tende a fuoriuscire o in modo discontinuo o in piccole quantità (stranguria).

Spesso il proprietario nota che comunque il proprio cane alza troppo frequentemente la zampa. Allo stesso tempo potrà notare che da qualche tempo il caneha come una certa difficoltà a svuotare l’alvo ( tenesmo rettale), deve spingere molto per defecare e comunque tende a fare feci sottili.

Alcuni cani possono presentare nella circostanza altri sintomi come:

  • depressione
  • inappetenza
  • vomito-diarrea
  • scolo ematico dal prepuzio o pus
  • dolore lombare o zoppia

PATOLOGIE della PROSTATA                                 

Descriveremo in breve quelle patologie che si riscontrano più frequentemente nella pratica clinica.

Alcune patologie possono manifestarsi singolarmente oppure coesistere contemporaneamente.

  1. Prostatiti di origine infiammatoria acute o croniche (di origine batterica o non)
  2. Cisti prostatiche,
  3. Ascessi prostatici,
  4. Neoplasie prostatiche.

Visita clinica

Il Veterinario mediante Anamnesi recente e Visita clinica è in grado di fare un primo quadro indiziario della situazione.

Lavisita ispettiva esternaconsente di formulare una prima ipotesi diagnostica, la palpazione addominale profonda in cani non troppo grassi può svelare la presenza di dolorabilità e la dimensione della prostata.

Lavisita ispettiva internarichiede l’esecuzione della palpazione rettale compatibilmente alla dimensione del cane ed al suo temperamento ( improponibile in cani aggressivi ).

Permette di apprezzare:

  1. dimensioni
  2. simmetricità
  3. dolorabilità.

Qualora non sia apprezzabile la dolorabilità ma sia presenti un aumento della dimensione della ghiandola si può pensare ad una iperplasia della ghiandola oppurea cisti prostatiche.

DIAGNOSI

Ci viene in aiuto l’ausilio di alcuni accertamenti diagnostici per confermare o escluderela nostra prima ipotesi diagnostica:

  1. Rx addominale
  2. Ecografia addominale
  3. Esame sangue- urina
  4. Esame fluido prostatico
  5. Citologia e/o Biopsia

Da segnalare che il problema prostatico può essere concomitante ad altre patologie a carico dell’apparato urinario oppure di carattere sistemico e quindi occorre procedere per gradi con le opportune verifiche del caso.

TERAPIA

Sinteticamente il protocollo terapeutico prevede:

  1. Prostatite batterica:copertura antibiotica;
  2. iperplasia prostatica benigna:prevista la castrazione chirurgica*  allo scopo di ridurre la dimensione della ghiandola (testosterone dipendente); utilizzo di ormoni estrogeni; ketoconazolo come anti-androgenico surrenalico.
  3. Cisti prostatiche: possono essere aspirate per via eco-guidata qualora siano di origine ematica e di dimensioni notevoli.

*Da segnalare che la castrazione chirurgicaè di dubbia efficacia e viene eseguita con troppa disinvoltura.

Ci sono neoplasie benigne che non sono testosterone-dipendenti.

Addirittura sento di cani che vengono castrati in via preventiva prima ancora di raggiungere l’eta anagrafica critica per ridurre il potenziale rischio di contrarre una prostatite non batterica o l’ iperplasia benigna,una pratica assurda che non trova alcuna base scientifica ed andrebbe abolita!

La parola all’Omeopata

Da segnalare che la Medicina Omeopatica consente un ampio corollario farmacologico per la gestione ed il trattamento terapeutico del paziente con disturbi alla ghiandola prostatica di qualsiasi natura.

Personalmente ho studiato un Rimedio Omeopatico Situazionale che può essere impiegato mescolato al cibo privo di sapore e di odore e che trova la sua efficacia sia nelle infiammazioni acute (Prostatiti) e croniche con aumento del volume prostatico e si presta anche alla associazione con la terapia farmacologica.

Per chi fosse interessato può consultarmi via mail e riceverlo direttamente a casa.