Leucemia mieloide cronica (granulotica) o CML-M- ONCOLOGIA

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Dott. Fabio Antonioni

Per comprendere la patologia scomponiamo in: 1) leucemia; 2) mieloide.

  1. Il termine “leucemia” indica un tumore a carico delle cellule del sangue; corrisponde alla proliferazione abnorme di cellule progenitrici immature del sangueche non riescono a completare il processo evolutivo (differenziazione) e si accumulanocome forme intermedie o blasti ( fase blastica).
  2. Il termine “mieloide” indica cellule staminali mieloidi contenute nel midollo osseo responsabili dell’ematopoiesi intra-midollare che interessano la produzione finale delle cellule ematiche:
  3. linea rossa: a) eritrociti,b) piastrine
  4. linea bianca: c) granulociti (eosinofili, basofili, neutrofili),d) monociti, e) mastociti.

Le cellule intermedie vanno incontro a trasformazioni sia di natura morfologica che di tipo immuno-fenotipico ( antigeni di superficie).

Durante queste fasi o step si genera il processo neoplasticoche caratterizza la forma di leucemia mieloide acuta (colpisce cellule precursori)  da quella cronica ( colpisce cellule mature).

Risultati immagini per cellule mieloidiLa Leucemia mieloide corrisponde ad un disturbo a carico del midollo osseo con  alterazioneclonale che riguarda la linea dei granulociti neutrofili che vanno incontro ad una trasformazione maligna e sireplicano in maniera incontrollata ( crisi blastica).

Ciò comporta uno spiccato aumento di neutrofili circolanti in parte maturi e/o alterati che, a causa delle loro dimensioni, si accumulano nella milza, fegato e linfonodi (ematopoiesi extra-midollare) provocando unainfiltrazione viscerale con aumento di volume di questi organi.

La patologia rientra nella categoria delle neoplasie definite mieloproliferative o mieloidi.

Cause eziologiche

Le cause eziologiche nel cane restano sconosciute, si fanno ipotesi  su cause di natura genetica (dimostrate nell’uomo alterazioni del cromosoma Philadelphia) oppure per esposizione a mutageni ambientali ( radiazioni ionizzanti).

Incidenza

Nel cane questa patologia ha una incidenza minima rispetto al gatto, infatti colpisce una percentuale dal 5-10 % di tutte le forme neoplastiche di origine emopoietica.

Sintomatologia

Spessoaspecifica con quadri di debolezza generale, apatia, facile affaticamento, ipertermia talvolta associata a linfo-adenomegalia moderata o ad epato-splenomegalia quale conseguenza dell’accumulo di cellule neoplastiche ( infiltrazione neoplastica).

Diagnosi

Il protocollo diagnostico prevede un controllo del quadro ematologico completo, analisi delle urine, Rx toracico e biopsia midollare che può confermare il sospetto diagnostico.

L’esame permette di evidenziare una leucocitosi persistente (iperproduzionegranulociti)associata adiperplasia granulocitopoieticama la diagnosi di certezza si ottiene con l’ immuno-fenotipizzazione tramite citofluorimetria o citochimica.

Terapia

Quella farmacologica è orientata all’utilizzo di chemioterapici ad effetto mielosoppressivo:idrossiurea – busulfano – imatinib.

Effetti collaterali: disturbi gastroenterici, anemia, piastrinopenia, uricemia, secchezza cutanea ed eruzioni, anemia, epatossicità ( > transaminasi).

Prognosi

Il grado di sopravvivenza dipende da due fattori:

1)  progressione della fase blastica; 2) grado di infiltrazione viscerale.

A livello prognostico i dati riportati in letteratura indicano che i cani non trattati con la terapia chemioterapica hanno un periodo di sopravvivenza che oscilla tra gli 80 gg ed i 4 aa.

Complicanze

Rischio di emorragie ed infezioni.

Altro fattore di rischio è la formazione di trombi a seguito dell’aggregazione di queste cellule voluminose ed indeformabili a carico della microcircolazione ematica con ipossia a carico dei tessuti periferici ed organi come cervello, cuore, polmoni.